A ventisei anni aveva già vinto il posto di ricercatore universitario. Con il tempo si capì perché: citava sempre suo padre, un alto ufficiale con tante buone conoscenze, tutte nei posti giusti. Citava professori ordinari della Facoltà di Ingegneria di un'altra importante università, "amici di papà", che però l'avevano male indirizzata a Cantieri.
Costui, sensibile "agli amici di papà", essendo in commissione come presidente per quel posto di ricercatore, l'aveva fatta vincere, passando sopra la testa di un ingegnere che da anni collaborava con la sua cattedra e che era molto più anziano.
Era molto sicura di sé, Bianca, e rideva troppo, anche quando non ce ne era bisogno. Era pronta a beffeggiare chiunque, secondo lei, non capiva, anche quando gli altri capivano benissimo ma restavano in silenzio. Questa era la sua percezione della realtà.
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