Da: "Il Messaggero.it" di oggi
Amanda, pronto un jet privato per lasciare l'Italia
di Nino Cirillo
ROMA - C’è un rebus attorno al quale un’intera comunità di specialisti - giornalisti, avvocati, uomini di cinema e perfino diplomatici - si sta arrovellando: se Amanda Knox verrà davvero assolta, se davvero le clamorose perizie venute fuori dal processo d’appello le restituiranno dopo quattro anni la libertà, come e quando lascerà l’Italia?
Perché che lasci l’Italia è sicuro, gli Stati Uniti l’aspettano, tutta un’opinione pubblica che non si è mai rassegnata, tutto un paese che la ritiene vittima - lei e il suo Raffaele - di un’enorme ingiustizia. Ma quando si tratta di Amanda ogni cosa diventa un affare di stato.
Non è certo difficile immaginare che addirittura l’ambasciata americana di via Veneto stia già studiando, forse abbia già un piano per far uscire velocemente e senza intoppi, sempre in caso di assoluzione, Amanda dall’Italia. Discretissimi funzionari sono all’opera, loro come «Friends of Amanda», l’associazione nata per sostenere questa battaglia anche con una raccolta di fondi di cui non si conosce ufficialmente l’ammontare ma sicuramente ricchissima.
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Che tristezza vedere come tanta gente sia pronta a mobilitarsi per una assassina presunta, calunniatrice accertata, perfida e cinica nei riguardi di una persona che le dava lavoro nel suo locale, un giovane padre e marito che ha vissuto l'angoscia del carcere senza nulla aver fatto: penso alla sofferenza della moglie e dei suoi bambini...
Che sensazione sgradevole sentire che, sembra, i cittadini statunitensi non accettano che una loro concittadina possa essere colpevole e, soprattutto, che venga giudicata dai Tribunali Italiani!! Mi sembra sommamente arrogante tutto questo.
Infine, se anche costei venisse assolta in appello, non credo possa lasciare il nostro Paese prima della sentenza della Cassazione.
Da "L'Unità.it"
Perugia, 26 set. (TMNews) - "Amanda, mentre scaricava i sospetti su Lumumba, ha dato dei particolari che solo lei conosceva perchè era nella stanza di via della Pergola durante l'omicidio": l'avvocato Carlo Pacelli, legale del calunniato dalla ragazza americana Patrick Lumumba, non si è limitato a ripercorrere le "testimonianza calunniosa" che ha portato il suo assistito per un mese in carcere a essere ritenuto "il violentatore di via della Pergola", ma ha aggiunto particolari per attribuire il delitto di Meredith Kercher proprio ad Amanda Knox, in correità con Raffaele Sollecito e Rudy Guede.
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