Guerra ferrovie: Fs, dati Ntv su pedaggi sono sbagliati
Moretti, abbassare tariffe accesso Av peserebbe su cittadini
(ANSA) - ROMA, 5 NOV - ''Dati sbagliati, conclusioni inesatte, proposte sconcertanti''. Così Ferrovie dello Stato replica al futuro concorrente privato Nuovo Trasporto Viaggiatori - di cui e' presidente Luca Cordero di Montezemolo - sui contenuti del Quaderno del Centro Studi Ntv su ''Il pedaggio delle reti ferroviarie in Europa''. Per Fs ''non sono corretti i dati di confronto sui pedaggi ferroviari in Europa, ne' alcune considerazioni sulle condizioni di accesso al mercato, ne' le conclusioni dello studio''. Il gruppo Fs definisce ''sconcertante'' la proposta di Ntv di non partecipare più alla 'copertura degli oneri dei servizi universali', impegno sottoscritto con l'allora ministero dei Trasporti quando ottenne la licenza di operatore ferroviario che consente a Ntv, prima e unica societa' privata in Europa, di operare sul mercato dell'Alta Velocita'. Ntv chiede tariffe più basse per accedere all'Alta velocita' ma, dice Fs, provocherebbero ''un inasprimento del prelievo fiscale'' per la collettività per incrementare i trasferimenti pubblici al gestore mentre incrementare i pedaggi sulla rete convenzionale colpirebbe i pendolari, una ricetta che Fs non condivide.
Mauro Moretti Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato
Alcuni giorni fa, esattamente il 31 ottobre 2011 alle ore 10.00 presso l'Aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" c'è stata la Cerimonia conclusiva delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unita' d'Italia alla presenza di numerose personalità: fra queste l'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Dott. Mauro Moretti.
A differenza dell'unico oratore che non ho applaudito, Giuliano Amato, ho apprezzato l'aria sicura e competente dell'Ingegner Moretti ed ho applaudito il suo discorso. Indubbiamente è un tecnico ma anche un politico, inevitabilmente. Mi diceva molti anni fa un Ingegnere delle FF.SS., che non nomino perché me lo disse in via confidenziale, che "si sale fino ad un certo punto della carriera, poi c'è uno stop oltre il quale non puoi andare se non per nomine politiche". Dunque dobbiamo rassegnarci: in Italia, ma forse anche altrove, è così.
Avrei voluto dire all'Ing. Moretti, ma non si poteva perché era una celebrazione e non un dibattito aperto a tutti, che le FF.SS. debbono occuparsi anche di TAV e treni veloci a lunga percorrenza, ma che gli investimenti e la cura per i treni che interessano la maggioranza degli italiani, quelli che si alzano all'alba e sperano nei treni regionali che li portino al lavoro, sono sotto zero. E non lo neghi perché lo vivono milioni di italiani tutti i giorni dell'anno sulla loro pelle. Questa è la Ferrovia Statale che gli italiani vogliono: quella che prendono ogni giorno e che, dunque, incide sulla loro vita quotidiana, consentendo loro di non usare l'auto con un abbonamento ferroviario o pagando un biglietto, comunque con risparmio economico e di energie psicologiche e fisiche. Invece questi treni sono sovraccarichi, spesso sporchi e, cosa più grave, inaffidabili per quel che attiene gli orari, lasciando chi lavora nell'incertezza e nel disagio.
A 150 anni dalla costruzione della Nazione stiamo messi così.
Le belle parole sui treni modernissimi e la velocità vanno bene solo se prima si è pensato al popolo che forma la Nazione, non ai pochi privilegiati che usano spesso i treni veloci.
L'Ing. Moretti è al vertice e forse non sa che i bei regolamenti sui rimborsi del biglietto in caso di soppressione di un treno per sciopero sindacale, ad esempio, vengono bellamente disattesi. Sulla carta del Regolamento è scritto, ma nella realtà le cose vanno così:
Riepilogo viaggio
Treno: Regionale Veloc 2340 del 06/09/2011
Partenza: Roma Termini (Ore: 12.15); Arrivo: Civitavecchia (Ore: 13.14)
Posto: Posti; Classe: 1a;
Tariffa: Intera; 1 Adulti;
Codice Biglietto:KD68B7
Prezzo: EUR 7,00
Consegna del biglietto: Biglietto Elettronico
Carta fedeltà: Non Indicato
Intestatario biglietto/i: G. N. il nome è stato riportato con le sole iniziali per la Legge sulla Privacy, ma dal numero del biglietto le FF.SS. possono risalire al proprietario ed al fatto che questo biglietto non ha potuto essere utilizzato per soppressione del treno ad esso legato a causa di sciopero
Codice azienda (PIT):
Il biglietto è nominativo ed è utilizzabile da: Sig. G. N.
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Il Sig. G.N., dovendo comunque raggiungere Civitavecchia perché aveva un biglietto già pagato per un traghetto ad una certa ora, acquista un altro biglietto per un treno a lunga percorrenza che ferma, brevemente, a Civitavecchia:
Riepilogo viaggio Treno: Eurostar City 35268 del 06/09/2011
Partenza: Roma Termini (Ore: 12.10); Arrivo: Civitavecchia (Ore: 12.51)
Carrozza: 5; Posto: 42 (Posti a sedere con prenotazione) ; Classe: 2a;
Tariffa: BASE; 1 Adulti; Codice Cambio Prenotazione (CP): 183501
Info su Rimborso del Biglietto Info su Cambio prenotazione
Codice prenotazione (PNR): BNVUR5
Codice Master: 112331302795
Prezzo: EUR 13,50
Consegna del biglietto: Ticketless
Carta fedeltà: Non Indicato
Intestatario biglietto/i: G. N.
Codice azienda (PIT):
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Secondo il Regolamento delle FF.SS. il Sig. G.N. chiede il rimborso del biglietto non utilizzato per il treno soppresso a causa dello sciopero:
Richiesta rimborso biglietto treno regionale soppresso per sciopero del 06/09/2011
Sent: Monday, September 12, 2011 10:41 AM
Spett. Direzione Regionale Lazio Trenitalia
direzione.lazio@trenitalia.it
Il 06/09/2011 G. N. non ha potuto usufruire del biglietto fatto on-line a causa dello sciopero in quanto il Treno Regionale 2340 partenza Roma Termini alle h. 12:15 arrivo a Civitavecchia alle h. 13:14 è stato soppresso.
Il biglietto ha il codice KD68B7.
Si richiede il rimborso di tale biglietto per l'intero importo di euro 7,00 e a tale scopo si forniscono le coordinate bancarie del c/c Poste Italiane intestato a G. N. : Codice IBAN IT (omissis)
Qualora le modalità di rimborso non siano quelle del bonifico bancario forniamo l' indirizzo di residenza: (omissis)
Prima di inviare la seguente e-mail di richiesta rimborso, alle h. 10:00 circa di oggi, abbiamo chiamato il n. 199 892 021 e, all'opzione n. 4, ha risposto l'operatrice A372 che, trattandosi di treno regionale del Lazio, ci ha fornito il n. telefonico 06-88339547 dal quale avremmo dovuto apprendere le modalità di rimborso e ci ha fornito anche la e-mail a cui stiamo scrivendo. Al n. tel. 06-88339547 non risponde nessuno e dopo un po' cade la linea. Non conosciamo, dunque, come Trenitalia intenda effettuare il rimborso ma, avendo le ns. coordinate bancarie ed il ns. indirizzo di residenza, pensiamo che qualsiasi sia la modalità i nostri dati consentano qualsiasi procedura.
Nel caso i dati forniti nella seguente richiesta non siano sufficienti si prega di segnalarlo a questa e-mail, oppure alla e-mail a cui avete inviato la ricevuta di pagamento n. 16470302 del 03/09/2011 relativa al biglietto di cui si chiede il rimborso: (omissis)
In attesa di un cortese riscontro, porgiamo
Distinti saluti.
G. N.
-------------------------------------------------------------In qualsiasi Paese dell'Area Europea si sarebbe ottenuto il rimborso e/o una qualsivoglia risposta:
AD OGGI NULLA DI TUTTO QUESTO! IN BARBA AI REGOLAMENTI SCRITTI, ALLE PROCLAMAZIONI PUBBLICHE NELLE CERIMONIE IN CUI SI PARLA DI GRANDE PROGRESSO DELLE FF.SS., ED ALLA FACCIA DI TUTTA LA PUBBLICITA' CHE SI FA SUL FATTO CHE ORMAI "SI FA TUTTO ON-LINE"!!
Anni fa, di ritorno da un viaggio all'estero, mio marito ed io prendemmo uno dei trenini che collegano l'Aeroporto di Fiumicino a Roma. Avevamo lasciato l'auto nei pressi della Stazione Tuscolana e lì dovevamo scendere. Ebbene, ad ogni fermata dovevamo alzarci per sbirciare dove eravamo essendo sera, quindi buio, e la luce delle stazioni a cui si fermava il trenino era fioca, le scritte non subito vedibili da tutti i finestrini del treno, a volte si vedevano solo dopo che il treno si era mosso e, scorrendo, consentiva al viaggiatore di scorgere il cartello con il nome della stazione che, a quel punto, era "bell' e passata"! Nessun segnale acustico annunciava la fermata e sul display all'interno del treno, invece di mettere il nome della stazione a cui si fermava, avevano messo l'inutile scritta "treno a frequentazione ecc." che scorreva incessabilmente...
Potevamo stare seduti, e volevamo data la stanchezza e le valigie, ma abbiamo dovuto fare il viaggio in piedi, con le valigie vicino, pronti a scendere qualora avessimo capito dove eravamo!
E mio marito ed io siamo di Roma, ci siamo nati e abbiamo sempre vissuto qui: ci chiedevamo, con un senso di disagio, cosa mai potessero pensare passeggeri sbarcati a Fiumicino che, per la prima volta, scendevano a Roma! Sicuramente si sentivano smarriti in quel deserto fioco, muto e senza indicazioni di dove erano...
Scrissi alla Direzione Regionale FF.SS. del Lazio suggerendo che, almeno, mettessero una registrazione sonora con il nome delle fermate, oppure una scritta sull'inutile display, invece di quella ridicola "treno a frequentazione ecc." . Mi rispose il Direttore con una lettera che forse ho ancora da qualche parte in cui mi diceva cose nebulose e mi inviava in omaggio un librone sui treni, edito dalle Ferrovie dello Stato, che riporta la seguente scritta: "Pubblicazione ideata e realizzata dalla Direzione Relazioni Esterne delle Ferrovie dello Stato"..... Il titolo: "Il suono dei treni".... L'Autore: Paolo Prato.... Se ne sentiva il bisogno? Quanto denaro pubblico è stato speso per realizzare un'opera così costosa ed inutile? La carta è di pregio ed anche la rilegatura.... Mi è sembrato che, di fronte alla denuncia di un problema concreto, chi mi rispondeva e mi inviava quel libro vivesse in un mondo diverso... Lontano anni luce dalla concretezza di un servizio pubblico. Chi poteva essere che interpretava le Relazioni Esterne in quel modo? Spendendo i nostri soldi in cose inutili che consentivano a qualcuno di essere pagato, probabilmente molto bene, per realizzare chissà quante copie della costosa pubblicazione... Ho sentito che queste persone, che dovrebbero interpretare le Relazioni Esterne come un contatto con l'utenza per migliorare il servizio, stanno in realtà in un mondo ovattato, fatto di poltrone ben pagate, che debbono far guadagnare persone che curano libri, mentre, di fronte alle assurdità di un servizio reso vergognoso, oppongono sempre "carenze di fondi" e nebulose attribuzioni di responsabilità a "qualcun altro".
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