Per i poveri genitori di Marta Russo non c'è limite a quello che debbono sopportare. Ora prendono la parola i suoceri di Scattone scrivendo addirittura una lettera aperta a queste due provate e dignitosissime persone, non la riportiamo nella sua interezza ma solo poche frasi già sufficienti a recepire l'incommensurabile violenza morale in essa contenuta, ammantata di un autoincensarsi perché "cristiani" e "dediti ai disabili".
Se si può comprendere che vogliano bene alla loro figlia che ha voluto fare una simile scelta e, siccome le vogliono bene, l'hanno accettata, NON si può altrettanto comprendere l'equazione: "pensate veramente che una ragazza educata, limpida, proveniente da una famiglia come la nostra, abbia potuto mentire ai suoi genitori sull'innocenza di chi la stava portando all'altare?"
A questo punto è inutile fare i processi, forzare la vigliacca omertà dei testimoni, fare perizie, perché bastava sentire la giovane Giorgio che, investita della Verità Assoluta, non mente e lei è certa che l'uomo che ha scelto di sposare è innocente!!
Credo non ci sia altro da aggiungere.
Solidarietà alla Famiglia Russo.
Da: Diritto di critica - Giornale online di Politica ed attualità - da cui è ripresa anche la foto dei genitori di Marta. http://www.dirittodicritica.com/
Le frasi prese dalla lettera in questione sono in corsivo nero, il commento in blù:
A questo punto è inutile fare i processi, forzare la vigliacca omertà dei testimoni, fare perizie, perché bastava sentire la giovane Giorgio che, investita della Verità Assoluta, non mente e lei è certa che l'uomo che ha scelto di sposare è innocente!!
Credo non ci sia altro da aggiungere.
Solidarietà alla Famiglia Russo.
Da: Diritto di critica - Giornale online di Politica ed attualità - da cui è ripresa anche la foto dei genitori di Marta. http://www.dirittodicritica.com/
Le frasi prese dalla lettera in questione sono in corsivo nero, il commento in blù:
...."Per questa sua propensione verso il prossimo, ne abbiamo parlato più volte, è stata spinta prima a dare la sua solidarietà ai due assistenti e poi a sposare Giovanni. (La "propensione verso il prossimo" è più naturale esprimerla verso i parenti delle vittime: i genitori e in particolare la sorella di Marta, che per il dolore quasi non voleva più vivere, ma ognuno la esprime come crede, sono scelte).
Voi, genitori di Marta, pensate veramente che una ragazza educata, limpida, proveniente da una famiglia come la nostra, abbia potuto mentire ai suoi genitori sull'innocenza di chi la stava portando all'altare?...."
Fra l'altro questi signori che si autoincensano e sanno tutto non sanno neppure che Ferraro e Scattone non erano e non sono mai stati "Assistenti" di un bel Nulla: la figura dell'Assistente Universitario è stata rimossa dalla Riforma Universitaria e sostituita con la figura del Ricercatore Universitario, entrambe le figure sono di dipendenti pubblici dell'Università. Esistevano nel 1997 le figure degli Assistenti Universitari ad Esaurimento, che voleva dire che chi già lo era continuava ad esserlo fino alla pensione. Mentre Scattone e Ferraro erano dei Dottorandi, persone cioè che avevano vinto un Concorso per fare un Dottorato di Ricerca e conseguire, di solito dopo tre anni, il titolo di Dottore di Ricerca col quale, se non vinci poi un concorso di Ricercatore e/o Professore, fai poco o niente, è solo un titolo di studio come un altro che può, in taluni concorsi, essere oggetto di punteggio.
Fra l'altro questi signori che si autoincensano e sanno tutto non sanno neppure che Ferraro e Scattone non erano e non sono mai stati "Assistenti" di un bel Nulla: la figura dell'Assistente Universitario è stata rimossa dalla Riforma Universitaria e sostituita con la figura del Ricercatore Universitario, entrambe le figure sono di dipendenti pubblici dell'Università. Esistevano nel 1997 le figure degli Assistenti Universitari ad Esaurimento, che voleva dire che chi già lo era continuava ad esserlo fino alla pensione. Mentre Scattone e Ferraro erano dei Dottorandi, persone cioè che avevano vinto un Concorso per fare un Dottorato di Ricerca e conseguire, di solito dopo tre anni, il titolo di Dottore di Ricerca col quale, se non vinci poi un concorso di Ricercatore e/o Professore, fai poco o niente, è solo un titolo di studio come un altro che può, in taluni concorsi, essere oggetto di punteggio.
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