ecco manca solo questo.i nostri figli fuori e loro dentro.ma chi se ne frega se non si integrano,che siamo obbligati a mantenerli noi?ne abbiamo anche troppi da mantenere.ma qui si rasenta il ridicolo,io devo pagare le tasse x loro?piuttosto cambio nazione.
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penso che il clima di alte tensioni sociali che stiamo vivendo sia paragonabile ad un vaso colmo di ingiustizie,in cui basta una goccia d'odio a farlo traboccare..E la goccia d'odio ci viene versata ogni giorno da commenti fatti da politici di dubbia etica che sproloquiano (eh già posson dire tutto in tv mentre in altre nazioni guarda caso sarebbero denunciati)sui privilegi di questa gente che fugge da miserie e dalla povertà in cerca di condizioni migliori..per quanto riguarda i rom non so quanto questo articolo sia fondato su qualcosa di vero,mi sembra tanto un ulteriore modo di spargere altri disagi..quindi siccome non è nulla di certo aspetterei a vomitare rabbia sui rom e sul governo tecnico
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Mi stupisce come questa notizia venga solo ora resa nota.
Nel campo nomadi di Coltano, tra Livorno e Pisa, ormai da anni sono in costruzione delle accoglientissime villette a schiera ben visibili dall'adiacente autostrada.
Questo per dimostrare tutto il nostro apprezzamento e la nostra ammirazione verso un popolo di gente perbene che, oltre a rubare nelle nostre case in ogni ora della giornata e della notte SENZA POTER ESSERE PUNITO, ha avuto la possibilità di ricevere delle case, nuove e pagate con i nostri soldi. Per ringraziarci della solidarietà, questo simpatico popolo ha pensato bene di distruggere, demolire, saccheggiare le prime villette quasi ultimate per ricavarne il prezioso RAME da vendere. A questo punto, l'umile popolo Rom, ha confermato il suo disinteresse nell'avere delle case vere e proprie, chiarendo che non fa parte delle loro abitudini. Ma la nostra solidale legislazione sapete come ha riposto???????
RICOMINCIANDO LA COSTRUZIONE DELLE VILLETTE.
Ecco, ora io dico: possibile che tutto questo sia vero???
O forse stanno cercando di far crescere "l'ammirazione" del popolo italiano nei confronti dei Rom a tal punto che ad eliminare i Rom ci pensi lo stesso popolo italiano, in modo da evitare loro una scomoda fatica come quella intrapresa dalla Francia?
Credo che sia una cosa incredibile, e che davvero ci sia da fare qualcosa.
Delinquenti, malati, sporchi, maleducati, ladri, pedofili (...) che vengono nel nostro paese sapendo di rimanere impuniti di fronte ad "eventuali" crimini commessi e sapendo di ricevere delle case nuove tutte per loro, da utlizzare come fonte di denaro estraendone il rame.
DOVE SIAMO ARRIVATI?
Contemporaneamente una famiglia di amici ha ricevuto lo sfratto dalla casa popolare, poichè le loro condizioni economiche, peggiorate a causa della perdita di lavoro da parte del padre, ONESTO LAVORATORE DA 30 ANNI, non permettevano più loro di pagare la RECENTEMENTE AUMENTATA "RETTA" MENSILE PER LA CASA POPOLARE.
A voi i commenti.
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Punto 1: gran parte dei Rom non sono più nomadi. Eh già, molti hanno costruito comunità sedentarie che esistono da molti molti anni.
Punto 2: la maggoranza dei Rom, è Italiana! E' proprio così: non sono immigrati, sono nati in Italia come noi, hanno cittadinanza Italiana e così via. Hanno la pessima abitudine però di tenere alla propria cultura. Disgraziati eh?
Va da sè che discorsi del tipo "rimandiamoli a casa" o quello più diplomatici del tipo di "rimpatrio assistito" non hanno alcun senso a meno che non intendiate rimandarli tutti in india, paese dal quale è iniziata la loro "diaspora" circa 1000 anni fa. |
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Infine un commento, a chiarimento, dell'Autore dell'articolo:
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Mi permetto di evidenziare, qualora ce ne fosse bisogno, che l'articolo prende spunto non da esplicite dichiarazioni del Ministro Riccardi, bensì da una deduzione logica con il quale il ministro riferisce che "Ci sono fondi europei utilizzati solo al 10%" e che quindi possono servire ad elaborare una strategia nazionale per la questione "Rom".
A parere di chi scrive pertanto non vi è un ragionamento "razzista" o di "odio raziale", ma è dovere di critica riportare il parere di molta gente che pensa che proprio quei fondi europei, che il ministro Riccardi propone di destinare alla risoluzione dei problemi Rom (che evidenzio essere una comunità per natura "nomade" e che quindi non preferisce stazionare in un posto), possono invece essere destinati alla risoluzione di problematiche, inerenti anche le abitazioni, di moltissimi italiani che purtroppo vivono in condizioni non dignitose.
È del tutto normale che, dopo le polemiche scaturite dalla natura di molti articoli che riprendono lo stesso stile del medesimo, chiarire come il ministro propone di intervenire soprattutto su alcuni punti fondamentali, quali “l’occupazione, l’accesso all’assistenza sanitaria e, decisivo, il problema della casa”. Se non agevolare, con la presunta gratuità o diversi incentivi, sulle abitazioni da destinare ai “rom” e i “sinti” cos’altra spiegazione logica poteva essere dedotta? |
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Sarà per questo che è così sensibile ai Rom?
A causa di persone senza ritegno che si inventano reati che nessuno ha commesso, come il caso della sedicenne di Torino che ha accusato di stupro dei Rom, ed a causa di bestie poco intelligenti appartenenti alla specie umana che si sono subito precipitati a "vendicare" la finta violentata, noi contribuenti, secondo questo fresco Ministro di questo "governo tecnico", dovremmo rimediare alla follia di pochi pagando loro delle case. Questo sa di antico, anzi di vecchio, di trito e ritrito: lui va e con un sorriso melenso promette e si fa bello. Tutto torna a posto, tutto torna in ordine, e chi paga non sono i pochi teppisti che hanno dato fuoco alle innocenti roulotte o capanne dei Rom, no, siamo noi, quelli che con i loro pochi soldi e niente lavoro e niente avvenire per i propri figli, stanno sempre lì, a farsi spremere perché SONO TANTI E FANNO NUMERO, per PAGARE e per VOTARE. Per il resto basta che li infinocchiano con un poco di chiacchiere....
Ma la gente, come si evince dai commenti, non è scema, anche se continuano a trattarla come tale.
Per quanto mi riguarda ritengo che i Rom possono vivere come vogliono, come tutti al mondo, secondo la loro cultura.
Quello che non si può accettare, però, da nessuna cultura è che per esistere e vivere secondo i propri costumi si debba dipendere da un'altra cultura che produce qualcosa da parassitare. Chi nei commenti ha estremizzato, ma non tanto irrealisticamente, dicendo diventiamo tutti zingari, ha posto nell'apparente paradosso una questione sostanziale. Infatti, se tutti noi adottassimo la stessa cultura che ritiene giusto procacciarsi da vivere elemosinando, non ci sarebbe nessuno che produce il reddito da cui trarre l'elemosina.
Questa semplice e pragmatica riflessione dice tutto quello che non va ed è inaccettabile della cultura, di qualsiasi cultura. Nessuno può rivendicare un diritto partendo dal presupposto che c'è qualcun altro che produce e che lo aiuterà a vivere. Chi difende questo tipo di culture difende qualcosa di indifendibile.
Se una persona, non di etnia zingara, pensa di poter vivere parassitando gli altri, la riteniamo moralmente ripugnante, eticamente inaccettabile. Se ruba le cose altrui che sono state comperate con la fatica del lavoro, con le rinunce e le economie, una persona è un ladro, un reietto della società. Se un qualsiasi essere umano vive nella sporcizia, gettando l'immondizia ovunque, creando degrado e bruttura, crea giusta ripugnanza e riprovazione. Chiunque lo faccia. Dunque ogni etnia ed ogni cultura sono accettabili purché rispettino la altrui libertà.
Se si esce da questo discorso e se ne fa uno legato alla razza allora siamo fuori dal contesto di civiltà. Ma, se chi si comporta in modo da creare difficoltà al vivere civile, alla libertà altrui, viene giustificato perché zingaro, ugualmente si fa un discorso razzista, anche se a rovescio.
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