La poesia è stata pubblicata sulla rivista letteraria "Po&Sie", n. 134 Editore Belin.
"Élégie de Lerici"
à Shelley
Nuit, nuit, ténèbres sans bornes. Que sait-elle
Du mystère de la lumière? Que prévoit-elle
Pour le Soleil et la planète Terre? Et toi,
Qu'en as-tu vu, toi, le chantre élu,
L'éclaireur de notre insensée aventure?
Poussière d'entre les poussières, vanité
Des vanités? Vains les abîmes sur lesquels
Nous nous sommes penchés? Vaines les cimes
Vers lesquelles nous avons tendu? Vains
Nos défis face aux tyrannies, nos effrois
Devant les cruautés humaines? Vains eux-mêmes
Ces moments d'extace que nous avons dérobés
Au circulant suffle rythmique? Y a-t-il
Une autre patrie que l'habitat terrestre?
Un enfer autre que la terre nôtre?
Per chi non conosce il francese tento qui una traduzione per la comprensione del testo:
Elegia di Lerici
Elegia di Lerici
a Shelley
Notte, notte, tenebre senza limiti. Che sa essa
Del mistero della luce? Cosa prevede
Per il sole ed il pianeta Terra? E tu,
Che ne hai visto tu, il poeta eletto,
L'esploratore della nostra insensata sorte?
Polvere fra le polveri, vanità
Delle vanità? Vani gli abissi sui quali
Ci siamo sporti? Vane le cime
Verso le quali ci siamo protesi? Vane
Le nostre sfide di fronte le tirannie, i nostri sforzi
Davanti le crudeltà umane? Vani anch'essi
Questi attimi d'estasi che abbiamo rubato
Al circolante afflato ritmico? C'è
Un'altra patria oltre l'habitat terrestre?
Un altro inferno oltre la terra nostra?
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