martedì 3 gennaio 2012

Grillo esprime un diffuso sentire

DA: IGN - Portale di ADNKRONOS

Equitalia, Grillo: ''Capire perché attentati'' Busta con proiettile nella sede di Torino

ultimo aggiornamento: 02 gennaio, ore 22:01
Roma - (Adnkronos) - Il comico blogger: ''Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano'', il premier ne ''riveda immediatamente il funzionamento''. La replica del presidente di Equitalia Befera: ''Stavolta non fa ridere, ''Occorrerebbe difendere gli uomini che fanno il loro dovere''. Capodanno di attacchi contro Equitalia: ordigno a Foggia, incendio a Modena

Tutti condannano Grillo, perfino Italia dei Valori, eppure Di Pietro lo ha appoggiato anche quando diceva castronerie e urlava come un ossesso ai raduni promossi da IdV a Piazza Farnese a Roma.
Befera dice che non fa ridere, ma si sbaglia, perché invece molta gente ride sotto i baffi perché ha pensato quello che Grillo strombazza ai quattro venti.
E non si tratta di evasori, ma di persone che vivono lo Stato ed i suoi apparati non come un Servizio ai cittadini, ma come qualcosa CONTRO i cittadini.
Chi ha in mano le maniglie del potere nei vari luoghi preposti alla gestione del Paese dovrebbe chiedersi PERCHE', e non scandalizzarsi con sussiego alle parole di Grillo.

Nel mondo in cui vivo io tutti i giorni sento di persone che si sono viste arrivare cartelle di pagamento per multe mai arrivate, forse neppure elevate con ragione, ad esempio. E il cittadino con il cuore in gola deve iniziare un iter pazzesco, kafkiano, in cui altri cittadini, solo perché dipendenti pubblici o di Enti parapubblici, si comportano come ufficiali burocrati sordi alla logica ed alla ragione.
Lo Stato così viene introiettato non come "Lo Stato siamo noi", ma come un nemico che non ascolta ragioni, se non quelle che "DEVI PAGARE E BASTA".

Questo apparato non democratico, che tratta il cittadino da suddito, è dovuto ad un difetto che viene dall'alto, ma anche ad una mentalità dei burocrati che dire borbonica è poco.
Chi scrive è un Funzionario della Pubblica Amministrazione che è stato in servizio fino al 30 novembre 2011 ed è da poco, dunque, in pensione. Parlo a ragion veduta.
Non ho mai fatto dormire le pratiche sulla mia scrivania e se c'era una difficoltà al disbrigo, che non dipendeva da me, cercavo comunque di risolverla bombardando di telefonate, e-mail e fax chi doveva inviarmi la parte mancante, affinché, ad esempio, un mandato di pagamento venisse fatto.
Troppo spesso ho sentito "non mi compete", "chi se ne importa, se non mandano questo o quello peggio per loro, non dipende da me". Per me è inammissibile questo modo di lavorare ed è causa dell'ottusità della Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini che aspettano un chiarimento o un pagamento.

Questo apparato che, lungi dal facilitare la vita al cittadino gliela complica, è comune a molte istituzioni pubbliche.
Questa sera sulla TV7 nella trasmissione condotta da Lilli Gruber si ricordava che nella Regione Calabria i tempi di pagamento dei fornitori erano sui 900 giorni circa, mentre nella Regione Lombardia erano di 90 giorni circa!
Hanno accennato anche al fatto che questo avviene anche in apparati nazionali e non necessariamente localizzati a livello regionale.
Qui sotto vi riporto alcuni degli argomenti da me trattati su questo blog di natura kafkiana e che danno conto dello scollamento fra lo Stato, espresso dai vari apparati, ed il cittadino che risulta impotente di fronte all'ABUSO e, nel caso migliore, viene ignorato nelle sue giuste istanze e non ritenuto meritevole nemmeno di risposta.
09/12/2011 ACEA ATO2 E BRIANZACQUE OBBEDISCONO A LEGGI DI STA...
08/12/2011 Tasse giuste, tasse inventate...
06/11/2011  FF.SS.
30/09/2011 Acqua pubblica, acqua privata
03/04/2011 Lettere da "La Repubblica" del 3 novembre 2010

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