martedì 17 gennaio 2012

Sofri e gli altri liberi e vivi... Calabresi morto.

Da: La Repubblica.it

Adriano Sofri torna a essere un uomo libero
Ha scontato la pena per l'omicidio Calabresi

Luca Sofri - figlio di Adriano                           Adriano Sofri

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Il Commissario Calabresi, invece, è stato "spento" tanto tempo fa. Ha smesso di esistere, di vedere nascere il figlio che sua moglie portava in pancia, di vedere crescere gli altri due figli e amare sua moglie.
La moglie di Leonardo Marino chiamava Sofri "Il Piccolo Principe".
Marino era operaio alla Fiat, avvelenato dalla demagogia che spinge l'operaio contro il padrone... L'intellettuale Sofri lo trattava alla pari e questo lo gratificava... Poi, quando si è ritrovato in mezzo alla strada, al freddo, a vendere frittelle, ha capito. Sofri era sempre nel suo casale sulle colline toscane, circondato da amici noti e importanti, lui invece aveva perso tutto: il posto alla Fiat, lo stipendio sicuro e i contributi per la pensione e la mutua. Al freddo, in silenzio, aspettando gli sparuti clienti, ha capito. Ha capito che come operaio almeno aveva una dignità. Ha capito che l'intellettuale di sinistra, a cui non manca mai l'amico che lo fa scrivere sull'importante giornale, era sempre a galla dopo l'ubriacatura della violenza gridata ed incitata... mentre lui, l'operaio manipolato, illuso, era in mezzo alla strada.
Allora ha parlato.
I signori che gridavano fascista anche a chi non lo era neppure un po', (bastava solo non essere come loro), hanno preso la via della fuga e Sofri, orgoglioso, è rimasto. Ha potuto godere del giudizio di otto diversi processi che hanno acclarato la sua colpevolezza e quella degli altri correi. Ha potuto godere di un carcere che tanti carcerati per reati minori se lo sognano: ha potuto stare a casa sua...
Ora è definitivamente fuori. Calabresi no, non potrà uscire dalla tomba. 
Commissario Luigi Calabresi francobollo commemorativo 
Copertina del libro del figlio di Luigi Calabresi Mario
Nell'immagine la famiglia del Commissario assassinato con l'ultimo nato che non ha mai potuto conoscere il padre

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