venerdì 3 febbraio 2012

De Falco e il dovere

L'intervista a La Repubblica: "Non sono io l'eroe"

Di quella maledetta notte di venerdì - rivela nell'intervista a La Repubblica di oggi - ricorda tanti eroi. 
Ma non ditegli che lui è uno di loro.
"Vi posso chiedere un favore"?: dice ai due inviati Carlo Bonini e Marco Mensurati, "Dimenticatevi di me. Smettete di parlare di me. Non sono io l'eroe". "L'eroe - prosegue - è il mio sottocapo Alessandro Tosi. E' lui che alle 22,07 guardando un puntino verde su un monitor mi ha detto: 'Capitano, quella nave da crociera va troppo piano, 6 nodi...che ci fa a 6 nodi e a rotta invertita la Concordia'".
Ancora, per De Falco, l'eroe è "un ragazzo del nostro elisoccorso di nome Marco Savastano...è questo il nome che dovete scrivere...E dovreste fare una pagina intera di soli nomi di marinai della Guardia Costiera, della Marina Militare, della Finanza, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, che quella notte hanno dimenticato se stessi per gli altri". 


Gregorio De Falco 

LIVORNO - Capita di essere o diventare quello che forse si è ma che non si vuole essere. Neppure per il breve spazio di un giorno. Un eroe. "Gesù, che ho fatto di straordinario? Io ho fatto solo il mio dovere. Quello che avrebbe fatto qualunque altro uomo, donna, marinaio al mio posto quella notte". Il capitano di fregata Gregorio De Falco, classe 1964, ha la cantilena dolce di chi è nato a Napoli ed è cresciuto a Ischia. "Sant'Angelo di Ischia. Ci tengo". Ed è l'unica civetteria di un uomo che non dorme da quattro giorni, con le gote traslucide della pomata che serve a mare per evitare che la pelle si spacchi per il freddo e il sole.

"Comandante, comandante c'è un mayday" lo richiama una sorridente sottocapo della Guardia costiera. Lui si gira di scatto: "Ma che dici?". E lei ridendo: "Sono le sue figlie, vorrebbero sapere se è ancora vivo, e soprattutto dov'è". Maria Rosaria e Carla hanno 12 e 5 anni e con la madre, Raffaella sono il suo mondo. Alloggiano con lui in una delle foresterie della guardia costiera di Livorno dove lui, Gregorio, è arrivato nel 2005, come capo della sezione operativa. Arrivava da tre anni di comando della Capitaneria di porto di Santa Margherita Ligure e, prima di allora, da Genova e Mazzara Del Vallo. Le sue prime destinazioni, dopo il concorso in Guardia costiera nel 1994, l'accademia a Livorno e una laurea in giurisprudenza da fuori sede alla statale di Milano.
Da: La Repubblica.it, 18 gennaio 2012

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Il capitano di fregata Gregorio De Falco e tutti gli altri che lui stesso ricorda sono l'Italia migliore.

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