Un giovane particolarmente brillante si laurea in Medicina e Chirurgia nei canonici 6 anni di Corso conseguendo il massimo dei voti con lode.
Si specializza e, dopo esperienze per imparare sempre di più fatte in Italia ma anche negli USA ed in Gran Bretagna, inizia a cercare un lavoro. Fa concorsi per gli ospedali pubblici e per incarichi anche a tempo determinato. Fa domanda per un bando a tempo determinato, che richiede proprio le sue specifiche, per un ospedale della Regione Lombardia: è l'unico concorrente con quelle specifiche richieste. Poco prima che esca la graduatoria lo chiamano per un altro incarico a tempo determinato, tre mesi, presso un ospedale del Lazio. Deve rifiutarlo perché l'altro è per un anno e sicuramente lo vincerà. Invece no, viene dato vincitore un medico che già è presso quell'ospedale. Ma l'ostinato Dottore di questo caso che narriamo ha fatto pure una domanda per un contratto biennale presso lo stesso ospedale della Lombardia, ed ha concorso anche per un posto a tempo indeterminato per quello stesso nosocomio. Lo prendono per il biennale. Lavorando in quell'ospedale viene a sapere che il medico a cui hanno dato il contratto annuale, a cui lui aveva precedentemente concorso, non ha ancora conseguito la Specializzazione che era richiesta nel bando come da Gazzetta Ufficiale. Intanto esce la graduatoria anche del Concorso per il tempo indeterminato. Lui risulta terzo. I primi due sono dello stesso ospedale e viene a sapere che il Primario, per raccomandare colui che sarà poi il primo in graduatoria, si è preso sottobraccio il Presidente della Commissione che doveva decidere i vincitori e se lo è portato a pranzo fuori. Il Dottore di cui parliamo proviene da un'altra regione, non lo conosce nessuno, dunque se è terzo lo deve solo alla sua bravura e, se non è primo, a questo punto forse lo deve a qualcos'altro. I primi due in graduatoria prendono servizio ma, nello spazio di poco tempo, chiedono il trasferimento ad altro ospedale più centrale. Il grande nosocomio si ritrova senza due medici vincitori. Potrebbe chiamare il terzo in graduatoria, il bando lo consente, ma non lo chiamano ed il Dottore continua il suo contratto biennale che si avvicina alla scadenza. Chiede più volte notizie del perché si fa scadere il tempo di validità della graduatoria del Concorso a tempo indeterminato, visto che gli altri due se ne sono andati, e perché non chiamano il terzo in graduatoria, cioè lui. Lavorando lì ormai conosce tutti ed è in ansia perché nel frattempo si è sposato ed ha un bambino: il posto vinto per il SSN è importante per lui. Si arriva a 15 giorni dalla scadenza definitiva della graduatoria, dopo di che il posto sarà perso per sempre e dovranno ribandire un concorso. All'ennesima richiesta gli viene risposto con irrisione dal Responsabile Amministrativo che gestisce le Risorse Umane per quell'Ospedale, perché il Dottore proviene da una Regione del Sud che chi lo irride definisce di "ladri ed imbroglioni". A questo punto il Dottore risponde che se nella sua regione c'è gente così, loro non sono da meno, visto che al suo posto per il contratto annuale hanno preso uno che non aveva nemmeno la Specializzazione richiesta nel bando, mentre lui l'aveva, dunque avevano commesso un illecito. L'Amministrativo smette di ridere e dice che la domanda del Dottore di cui narriamo non l'avevano mai ricevuta. Il Dottore, persona più che precisa, dice che l'aveva inviata sia per Posta celere che per Corriere, e mostra l'attestazione delle due spedizioni. Sempre più serio l'Amministrativo dice che la Posta Celere non l'avevano mai ricevuta e neppure il Corriere. Ma per il Corriere si può chiedere la prova che hanno effettuato la consegna, per giustificare la fattura emessa, altrimenti sarebbero passibili di denuncia per falsa fatturazione, e la Società del Corriere invia al Dottore per fax l'attestazione di consegna con la firma di chi ha preso la domanda che, guarda caso, è proprio una persona dell'Amministrazione preposta ai Concorsi. La persona che rideva non ride più e a pochi giorni dalla scadenza della graduatoria il Dottore viene chiamato sul posto che gli spetta essendo gli altri due trasferiti altrove.
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