Da: TGCom24
Bufera sulla Lega,"Soldi trafugati per i Bossi"
Indagato il tesoriere Belsito che poi si dimette
Nel mirino dei pm anche Paolo Scala e Stefano Bonet sospettati di appropriazione indebita. Accertamenti su un rimborso per spese elettorali di 18 milioni. L'inchiesta dopo la denuncia di un esponente del Carroccio
foto Ansa - il tesoriere Belsito
"Coi soldi mantenuta tutta la famiglia Bossi"Il tesoriere della Lega Francesco Belsito avrebbe distratto soldi pubblici "per sostenere i costi della famiglia Bossi". E' quanto si legge nel decreto di perquisizione eseguito dai finanzieri del nucleo tributario di Milano nell'ambito dell'inchiesta in cui è indagato il tesoriere del Carroccio. Nel documento si parla di "esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord. Si tratta di contanti o assegni circolari o attraverso contratti simulati".
Viaggi, alberghi e cene per figli Bossi e Rosy Mauro
In particolare da una nota dei carabinieri del Noe agli atti delle indagini si evince che il tesoriere Francesco Belsito, con i soldi dei rimborsi elettorali avrebbe foraggiato con viaggi, alberghi, cene, i figli di Umberto Bossi e Rosy Mauro, leader del Sinpa, il sindacato padano, molto vicina a Bossi.
Pagata anche la campagna elettorale del Trota
Parte dei fondi sottratti al partito sarebbero serviti per finanziare la campagna elettorale per le regionali del 2010 in Lombardia di Renzo Bossi. E' questo un particolare che, secondo indiscrezioni, emerge dagli atti dell'inchiesta dei pm milanesi. Altri soldi sarebbero stati usati per pagare i lavori di ristrutturazione della villa di Gemonio del leader del Carroccio Umberto Bossi.
Viaggi, alberghi e cene per figli Bossi e Rosy Mauro
In particolare da una nota dei carabinieri del Noe agli atti delle indagini si evince che il tesoriere Francesco Belsito, con i soldi dei rimborsi elettorali avrebbe foraggiato con viaggi, alberghi, cene, i figli di Umberto Bossi e Rosy Mauro, leader del Sinpa, il sindacato padano, molto vicina a Bossi.
Pagata anche la campagna elettorale del Trota
Parte dei fondi sottratti al partito sarebbero serviti per finanziare la campagna elettorale per le regionali del 2010 in Lombardia di Renzo Bossi. E' questo un particolare che, secondo indiscrezioni, emerge dagli atti dell'inchiesta dei pm milanesi. Altri soldi sarebbero stati usati per pagare i lavori di ristrutturazione della villa di Gemonio del leader del Carroccio Umberto Bossi.
Poverini i Bossi! Non bastavano i circa 10.000 euro al mese (forse anche di più) che gli italiani debbono pagare per lo stipendio del "Trota"! Quelli gli serviranno per le piccole spese! Lui e gli altri Bossi debbono vivere come principi! In fondo piano piano l'Italia sta retrocedendo verso le epoche in cui c'era la monarchia assoluta, in cui la plebe doveva pagare e basta! I principi passavano il potere ai figli anche se erano pazzi o deficienti e vivevano tutti nel lusso alla faccia dei plebei che si ammazzavano per pochi soldi! Tutto come adesso!
Lusi, nella marea di milioni di euro che il partito riceveva grazie ad una legge contro-referendum (come dicevamo: chi se ne frega del parere della plebe!), aveva preso 20 milioni di euro e Rutelli e compagni non se ne erano manco accorti!
Pensate quanti giovani ricercatori si potrebbero finanziare solo con 20 milioni di euro!
Invece si danno ai partiti che non si accorgono neppure se spariscono, tanti ce ne tolgono a noi plebei che abbiamo pure pagato i seggi per il referendum! E si abolisce il finanziamento per i ricercatori meritevoli! Se la notizia vi è sfuggita l'ha commentata il chirurgo, oggi politico, Ignazio Marino con desolazione al telegiornale.
Nessun commento:
Posta un commento