Il 25/11/2011 ho pubblicato un post con l'inserto della G.U. per la proposta di Legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale». Ho firmato e fatto firmare. Ieri ho chiesto notizie a Mario Rigli sull'iter della Legge. Qui sotto la sua risposta:
"La nostra proposta di legge, la C1505 è attualmente alla I commissione
parlamentare affari istituzionali in attesa di discussione."
RICORDATE?
Copia dalla Gazzetta Ufficiale
29-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 227
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 28 settembre 2011 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da 10 cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati di iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
Dichiarano, altresì, di eleggere domicilio presso Mario Rigli, in via XXVII Aprile n. 19 - 52028 Terranuova Bracciolini (Arezzo) -
Tel. 055973130 - 3313014854.
Quello che speriamo tutti è che non la facciano giacere in attesa di discussione...
Avete visto tutti come è andata a finire "l'iniziativa governativa" sull'argomento: una Commissione, pagata con i soldi dei contribuenti, ha gettato la spugna dopo pochi mesi: il Presidente dell'Istat si è detto "non in grado" di stabilire questi parametri!!!
Mentre per ridurre le pensioni, per cambiare gli impegni presi con i lavoratori ecc. ecc. i "parametri" li individuano subito!
Basta farci prendere in giro! Ignorare il popolo vuol dire dittatura e non democrazia.
Quello che speriamo tutti è che non la facciano giacere in attesa di discussione...
Avete visto tutti come è andata a finire "l'iniziativa governativa" sull'argomento: una Commissione, pagata con i soldi dei contribuenti, ha gettato la spugna dopo pochi mesi: il Presidente dell'Istat si è detto "non in grado" di stabilire questi parametri!!!
Mentre per ridurre le pensioni, per cambiare gli impegni presi con i lavoratori ecc. ecc. i "parametri" li individuano subito!
Basta farci prendere in giro! Ignorare il popolo vuol dire dittatura e non democrazia.
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