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ROCCA PRIORA (22/06/12 – ore 11,40) – Dal comitato
“Acqua pubblica” di Rocca Priora riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo
l'emergenza igienico-sanitaria subìta nel 2010 con il sequestro da parte
del Tribunale di Velletri del depuratore del Fosso della Beccaccia per
gravi inadempienze normative ai fini del Servizio di depurazione, il Sindaco, in
qualità di Responsabile Sanitario della popolazione di Rocca Priora, all'epoca è
stato raggiunto da un avviso di garanzia, e ha dovuto incaricare una ditta
esterna (la "Testani") indicata da Acea, versando la modica cifra di circa
899mila euro (Rif.to D.G.C. n. 37 del 12/04/2011), estinguibili in tre
anni, per lo svuotamento delle vasche del depuratore posto sotto sequestro e per
permettere lo svolgimento dei lavori di messa a norma ed adeguamento alle
condizioni previste dalla normativa vigente.
Tale cifra viene pagata con
i soldi che Acea Ato2 versa ogni anno nelle casse comunali per i canoni di
depurazione e fognatura riscossi, in parte illegalmente richiesti da Acea stessa
anche agli utenti che non hanno allaccio in fogna e che quindi non usufruiscono
della depurazione delle proprie acque reflue; questi canoni debbono essere
rimborsati a tutti gli utenti che sono privi di fognatura che ne fanno richiesta
al gestore idrico, secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008,
in quanto, con l'istituzione delle Autorità d'Ambito Territoriali Ottimali, gli
Ato (in fase di ristrutturazione ad ATO unico regionale) devono assicurare il
Servizio idrico integrato in tutte le sue fasi: Captazione, Adduzione e
Distribuzione dell’acqua, Collettamento e Depurazione delle acque reflue
(esiste un apposito documento per la richiesta dei rimborsi da inoltrare ad Acea
Ato2, ndr).
Il 17 aprile nella sede della Provincia di Palazzo
Valentini si è tenuta la Conferenza dei Sindaci per discutere il nuovo
Regolamento di Utenza, la nuova Carta dei Servizi, il piano di aumento
tariffario del 3,5% a partire dal 2013 per il servizio idrico offerto da ATO2,
in cui il Comune di Roma ha fatto da despota assoluto nelle votazioni delle
delibere, avendo in percentuale la maggioranza degli abitanti e contando così
più dei 122 comuni messi insieme che fanno parte di Ato2. Il signor sindaco
del Comune di Rocca Priora non era presente quel giorno e non era
presente nessun delegato a rappresentanza. Così come non è stato mai presente
(se non delegando l’assessore all’Ambiente dott. Giovannetti) nelle Assemblee
tra cittadini, Comitati e Sindaci organizzate dal Coordinamento Acqua Pubblica
Castelli Romani.
Invitiamo ufficialmente il dott. Damiano Pucci a
presenziare alla terza assemblea tra Cittadini, Comitati dell’Acqua e Sindaci
dei Castelli Romani che si terrà venerdì 6 luglio al Comune di Albano per
continuare la creazione di una piattaforma comune per dare un forte segnale in
sede di Conferenza dei Sindaci (dove il Sindaco è chiamato a partecipare per
rispetto nei confronti dei cittadini) di fronte alla assoluta insolenza di Ato2
e al suo operato fatto di distacchi delle utenze, aumenti tariffari, disservizi,
perdite di acqua, emergenza arsenico ed anche della imminente vendita del 21%
delle azioni di proprietà del comune di Roma della “S.p.A. a prevalente capitale
pubblico” (detenuto dallo stesso per una cifra pari al 51% delle azioni totali)
.
Il sindaco si limita ad inviare un semplice sollecito per
disservizio ad Acea Ato2, come se i precedenti avvenimenti non fossero mai
accaduti, e come se veramente si stesse facendo carico dei bisogni dei
cittadini.
Dal Regolamento di Utenza del Servizio idrico integrato si
evince che “il Gestore non risponde dei danni conseguenti all’interruzione del
flusso dell’acqua o alla diminuzione di pressione dovute a cause indipendenti
del Gestore, ma s’impegna a provvedere, a ripristinare la regolarità del flusso
nel rispetto delle modalità descritte nella Carta dei Servizi. Il Gestore
cercherà di avvertire preventivamente l’utente della interruzione, tuttavia
l’utente non potrà pretendere per l’interruzione del flusso, anche non
preavvisata, alcun risarcimento di danni o rimborso spese.”.
La Giunta
Comunale si sta comportando come se non avesse alcuna autorità in merito subendo
le angherie legalizzate di Ato2, limitandosi ad inviare una letterina per far
vedere che il suo compitino a casa è stato fatto. Signor Sindaco pensa che il
suo operato sia a favore dei cittadini? Pensa che disertando le Conferenze dei
Sindaci, le Assemblee con i cittadini dei Castelli Romani e le riunioni
preparatorie dei Sindaci per fare fronte comune contro il gestore, riesca a
cambiare lo stato attuale? Come pensa di poter intervenire assumendo un
atteggiamento isolazionista rispetto ai suoi colleghi?
Vogliamo risposte
e vogliamo che lei e gli assessori competenti vi prendiate le vostre
responsabilità di fronte ai cittadini che governate, che dimostriate più
coraggio nel segnalare i disservizi e i soprusi del gestore idrico.
Con
un semplice sollecito non si risolve nulla, abbiate il coraggio di alzare la
voce e di partecipare attivamente alla costruzione di una nuove gestione del
Servizio Idrico. Noi non vogliamo un Sindaco ostaggio di Acea Ato2!". |
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