sabato 4 agosto 2012

Bravi i nostri Carabinieri


Imprenditore aggredito in villa
Figlia sventa la rapina, 4 arresti

CITTA' DI CASTELLO - Una rapina già vista in Umbria. L'aggressione armata al buio, alle spalle, i rapinatori che arrivano in casa, svegliano gli abitanti puntando loro i coltelli alla gola e legano tutti, poi rubano ogni cosa abbia valore. Ma quella dell'alba di oggi in una villetta a Galliano, frazione di Città di Castello, è finita bene.

Dei quattro banditi, due sono stati arrestati poco dopo la fallita rapina. Gli altri due, ricercati dall'alto con un elicottero e nelle campagne del tifernate con le pattuglie, sono stati fermati in un secondo momento. I gioielli, i contanti, l'oro e tutto quello che avevano rubato dalla villa di un imprenditore, è stato recuperato. La vittima è il titolare di un night club che si trova in provincia di Arezzo, aggredito verso le 4.30 mentre stava rientrando a casa. I quattro l'hanno bloccato armati di pistole e coltelli. L'hanno aggredito e portato dentro casa.

Poi l'hanno legato. Hanno svegliato la moglie e due dei figli, minacciandone uno con un coltello alla gola, e hanno legato anche loro. Ma non si sono accorti della presenza di una terza figlia, di circa 30 anni, che ha chiamato il 112 mentre i rapinatori erano ancora in casa. Nascosta, senza farsi sentire, ha telefonato ai militari del radiomobile di Città di Castello che sono arrivati mentre i quattro stavano scappando a bordo del fuoristrada dell'imprenditore.

L'inseguimento è stato violento, i rapinatori hanno speronato una delle auto dei carabinieri ma sono finiti fuori strada dove sono stati bloccati. Dei quattro, due sono riusciti però a continuare la fuga mentre gli altri, albanesi, sono stati arrestati. Uno di questi, l'unico del quale si conosce l'identità, è stato ferito a un braccio da un colpo di pistola dei carabinieri, ma non è grave ed è stato trasferito in carcere. Altri due, anche loro di nazionalità albanese, sono stati portati nel commissariato di polizia di Città di Castello e secondo gli agenti sono "fortemente sospettati" di aver preso parte alla rapina. Erano nei pressi di un abbeveratoio di campagna, stavano cercando di lavarsi.

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Ancora plauso ai benemeriti Carabinieri che, con non eccelse paghe, rischiano la loro incolumità nello svolgimento del loro compito contro una delinquenza violenta e senza scrupoli.
Speriamo che i nostri strani magistrati non se la prendano con il carabiniere che ha giustamente sparato, visto che i nostri militi sono stati aggrediti e speronati.  

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