"...Ma se si guarda bene, si scopre che alla radice della letteratura c'è proprio il pettegolezzo. Non è pettegolo Monsieur Montesquieu con le sue Lettere persiane? quelle missive che si accavallano grondanti di umorismo e di malignità? non è pettegolo il nostro signor Alighieri? chi più di lui si diverte a riferire tutti i segreti vizi e le debolezze degli amici e dei conoscenti..."
L'umorismo a cui gli scrittori si abbeverano con tanta grazia da cosa deriva se non dal mettere in luce i difetti altrui?...
Da : "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di DACIA MARAINI
Dacia Maraini (bellissimo nome, mentre il suo ex-compagno Moravia si chiamava più banalmente Pincherle) fa dire ad un personaggio del suo libro sulla nobile siciliana Marianna Ucrìa le parole che testualmente riporto sopra.
Gli scrittori fanno dire ai loro personaggi quel che pensano, non sempre naturalmente, a volte li usano per mettere in luce quello che, invece, aborriscono... Comunque è il pensiero dello scrittore che, in tutte le sue sfaccettature, la sua filosofia, si esprime nella sua opera. Mi fa dunque molto piacere leggere questa analisi che la Maraini fa di un aspetto della letteratura...
Riflettere su queste parole mi rafforza nella strada che ho intrapreso con questa raccolta di racconti un po' umoristici e un po' amarognoli che è "Le Verità nascoste...".
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