sabato 22 settembre 2012

Lettera ad un'amica

Pubblico la mia risposta alle tristi riflessioni di un'amica perché sia uno spunto di riflessione per tutti:

Cara Amica,


dove può scappare l'Italia pulita? Deve restare e combattere contro l'infezione: essa deve essere la penicellina. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti.
Tempo fa, nei supermercati ex-GS Romana Supermarket, ora Carrefour (i francesi comperano le nostre Società), io che, come te, leggo la provenienza delle merci, trovavo arance che arrivavano dalla Spagna. Confesso che, volutamente, cercavo quelle provenienti dalla Sicilia e le trovavo. Ugualmente per l'aglio: allo spagnolo preferivo l'italiano. Sempre per aiutare l'economia autoctona.
Quanti italiani pensi che lo facciano? Penso pochi. E' questo il nostro male: insieme ad una diffusa indifferenza individualista, menefreghismo e incapacità a capire che ci diamo la zappa sui piedi.
Tu scopri che anche in Spagna, come in Italia all'Ipercoop, vendono arance provenienti dall'Argentina... Il motivo è semplice: alla grande distribuzione costano di meno. Poi ci sono gli accordi economici fra i Paesi che, a volte, per favorire certe nostre esportazioni, ci impegnano ad importare certe merci della controparte. Tu che hai fatto, come me, anche studi economici, dovresti ricordarti del sistema dell'interscambio, che comprende una serie di accordi politico-economico-diplomatici.
Quanto alla Fiat, (ormai indifendibile visto che Marchionne dimostra di interessarsi unicamente agli utili da distribuire alla famiglia Agnelli), è vero anche che gli italiani se ne infischiano di acquistare le auto Fiat: guidando in giro mi vedo circondata da BMW, Volkswagen, Opel, Mercedes, Audi, Peugeot, Renault, Citroen, Toyota, Lexus, Honda, Nissan, Mazda, Suzuki, Mitsubishi, Hyundai, Kia... Se vado in Francia la prevalenza delle auto che vedo in giro sono francesi, così in Germania, dove circolano in prevalenza marche tedesche... Come mai?
Se è vero che molte Fiat vengono prodotte fuori dall'Italia dando da lavorare, ad esempio, agli operai serbi, è anche vero che negli stabilimenti italiani, che vogliono chiudere gettando in mezzo alla strada gli operai italiani, giacciono invendute auto Fiat prodotte in quegli stabilimenti!
Dunque ne deduco che c'è una diffusa irresponsabilità: dall'alto in basso.
Io ho due auto: una Punto Diesel Multijet che è una bomba e una Grande Punto a GPL che è meno bomba ma l'ha scelta mio marito. Agli italiani non gliene frega niente dell'invenduto degli stabilimenti italiani Fiat, a Marchionne ancora di meno, tanto loro galleggiano sempre... come si sa...
Ciao
Rita 

Nessun commento: