Da: Il Corriere della Sera
IL CASO FIORITO
Regione Lazio, pronti i tagli
E Pdl in balia dell'incubo Polverini
ROMA - È un po' come chiudere la stalla quando tutti buoi sono scappati.
Però, dopo lo scandalo sui conti del Pdl e le minacce di dimissioni
della Polverini, stavolta - ma il condizionale è d'obbligo per
misure più volte annunciate - ci siamo: il consiglio regionale si prepara ad una
cura dimagrante. Inevitabile, dopo che la governatrice ha messo nel mirino il
presidente dell'assemblea Mario Abbruzzese, che però - da statuto - non è
sfiduciabile: o si dimette (ma non ci pensa proprio) o niente. Alcune misure
sono più o meno stabilite: via le indennità da capogruppo, vicecapogruppo,
presidente e vicepresidente di commissione, sforbiciata del 50% ai 4.180 euro di
rimborso a consigliere, diminuzione della dotazione fornita ai partiti,
eliminazione dei monogruppi non usciti dalle elezioni (Api, Fli, Responsabili e
Mpa), commissioni da 19 a 10.
Sono pronta a firmare ma debbo informarvi che già esiste una richiesta di Legge di iniziativa popolare per adeguare gli emolumenti di TUTTI gli eletti italiani, sia a livello nazionale che LOCALE (quindi anche regionale) e questi sono gli estremi dell'iniziativa:
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La Presidente della Regione Lazio sembra che voglia fare quello che i cittadini italiani vogliono fare da tempo: abolire privilegi offensivi per i cittadini che perdono il lavoro, per i cittadini che non lo trovano a causa della recessione, offensivi per chi paga le tasse ed in cambio non ha servizi efficienti né dignitosi, offensivi per tutti quelli che si sentono dire che il Paese ha un enorme disavanzo. Mentre loro, gli eletti, vivono da sibariti sulle nostre spalle.
Ed allora ecco che fioriscono iniziative sparse, mentre bisognerebbe concentrare le forze in un unico punto e, nel fare questo, nonostante tanta informazione, ci rendiamo conto che l'informazione non basta mai, perché spesso si disperde nella confusione, mentre gli eletti continuano a farsi gli affari loro beneficiando di questa dispersione di forze.
Eccone un esempio:
Mia risposta a questa e-mail che ho ricevuto anch'io:From: Enrico Del VescovoSent: Wednesday, September 05, 2012 12:02 PMSubject: [Acqua pubblica Castelli - 2550] APPELLO: FIRMA PER L'ABOLIZIONE DEL VITALIZIO PER GLI ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONE LAZIOCari tutti,la raccolta firme per indire un referendum regionale per l'abrogazione delle norme riguardanti il vitalizio a beneficio dei consiglieri ed assessori della regione Lazio sta avendo un grande successo e manca poco al conseguimento del traguardo delle 50.000 firme necessarie.Vi invito caldamente ad andare a firmare presso l'ufficio elettorale del proprio comune di residenza del Lazio ( o presso eventuali banchetti allestiti) facendo attenzione però a firmare entrambi i fogli riguardanti l'abrogazione degli articoli: N 7 ( L.R. 16.03.1973 ) e N. 19 ( L.R. 2.05.1995).Il termine utile per poter firmare è il 10 settembre prossimo.Alternativ@Mente condivide in pieno lo spirito di questo referendum promosso dalla FdS ( Rifondazione Comunista + Comunisti italiani ed altri) perchè rappresenta finalmente un tentativo concreto e serio di incidere sui privilegi della nostra casta politica ( di cui sarebbe urgente disfarsi..).BASTA PRIVILEGI !!Enrico Del VescovoPresidente di Alternativ@Mente
Sono pronta a firmare ma debbo informarvi che già esiste una richiesta di Legge di iniziativa popolare per adeguare gli emolumenti di TUTTI gli eletti italiani, sia a livello nazionale che LOCALE (quindi anche regionale) e questi sono gli estremi dell'iniziativa:
29-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 227
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione, in data 28 settembre 2011 ha raccolto a verbale e dato atto della dichiarazione resa da 10 cittadini italiani, muniti dei prescritti certificati di iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».
Dichiarano, altresì, di eleggere domicilio presso Mario Rigli, in via XXVII Aprile n. 19 - 52028 Terranuova Bracciolini (Arezzo) -Tel. 055973130 - 3313014854.
A seguito di questo, raccolte le firme in numero sufficiente, il successivo passaggio è stato il seguente:Il 25/11/2011 ho pubblicato un post con l'inserto della G.U. per la proposta di Legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media europea degli stipendi, emolumenti, indennità degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale». Ho firmato e fatto firmare. Ieri ho chiesto notizie a Mario Rigli sull'iter della Legge. Qui sotto la sua risposta:"La nostra proposta di legge, la C1505 è attualmente alla I commissione parlamentare affari istituzionali in attesa di discussione."Dunque la proposta di Legge è, lo ripeto, la C1505 ed è in attesa di venire discussa.Per quella che è la mia esperienza di impegno sociale e politico so che, quando le proposte di legge non fanno comodo alla classe politica, vengono fatte giacere con la scusa che le Commissioni Parlamentari hanno tante altre cose più importanti da discutere. Per questo bisogna andare a rompere le scatole davanti a Montecitorio per ricordare che la proposta di Legge è lì e DEVE essere esaminata. Penso che mettere tanta carne al fuoco non giova alla causa. Non dimenticate che questa Casta ha fatto pagare a noi contribuenti una Commissione, nominata dal Parlamento, che doveva adeguare i loro emolumenti (di tutti i vari eletti, per il contenimento della spesa pubblica e visto che al popolo si chiedevano sacrifici)alla media europea e il presidente di tale Commissione, Presidente dell'ISTAT, ha reso le armi dichiarando di non essere riuscito nel suo compito!! Questo succedeva a gennaio 2012!Rita Coltellese
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