Se si vuole fare un'analisi equilibrata dei fatti e delle cose non si deve farsi influenzare dalle ideologie.
Le Regioni le volle la sinistra: fortemente.
Non riuscendo ad arrivare al Governo del Paese (ci sarebbe riuscita se non avessero ammazzato Aldo Moro) pensò bene di frantumare il potere e di prenderselo almeno nelle Regioni "rosse".
Così si sono numericamente moltiplicati gli eletti dei Partiti da mantenere.
Mi fermo solo a questa considerazione: da mantenere.
Quindi stipendi a loro e spese di funzionamento delle strutture che dovevano ospitare i "Parlamenti" Regionali. Trascuro i soldi che si sono inventati che dovessero essere dati ai gruppi politici... Ho già scritto molto e ripetutamente su questa rapina.
Fermiamoci ai loro stipendi, benefit, vitalizi...
Mio marito, pensionato dello Stato con 43 anni di versamenti, di cui 3 incamerati dall'INPS senza che la sua pensione potesse essere incrementata neppure di 1 centesimo, mi ha fatto ridere commentando l'assurdo a cui assistiamo da parte di questi figuri politici "eletti":
"Domani riunisco un po' di pensionati e insieme deliberiamo di aumentarci la pensione."
"Se lo fanno i Consiglieri Regionali è giusto, perché non lo potete fare pure voi?" Ho risposto divertita.
"Poi potremmo anche decidere per votarci un vitalizio in più per quelli che hanno versato i contributi a fondo perduto oltre i 40 anni di servizio..." Ha continuato serio in modo faceto.
Ecco, il paradosso è questo: perso ogni ritegno, ragione e vergogna, questi signori si votano (qui sì tutti d'accordo) gli aumenti, i benefit ecc. ecc..
Ebbene, come queste "leggi" se le sono votate ora le possono "abrogare", cancellare con leggi successive: come con leggi hanno cambiato, a livello governativo nazionale, i nostri diritti.
Alla manifestazione dei cittadini a Madrid davanti al loro Parlamento c'erano cartelli significativi. Uno di questi mi ha colpita in modo particolare per il
contenuto della frase che era scritta in stampatello:
Cuando la injusticia es
ley,La rebeliòn es un deber.
L'ingiustizia si è fatta Legge nel nostro Paese anche di più che in Spagna.
Tutti lo dicono. Non sanno più per chi votare. Pensano, e giustamente, che sono tutti uguali.
Continuano il loro inutile teatrino delle critiche reciproche preparandosi ad acchiappare di nuovo il potere alle prossime elezioni, per poi usarlo non per il Servizio alla nazione, ben pagati e dunque gratificati dal lavoro importante da svolgere, amministrare il denaro pubblico, bensì per approfittare al massimo di quel potere per sé e per la loro corte partitica.
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