sabato 10 novembre 2012

Non lo vuole più nessuno

Da: Il Giornale.it

Alfano, attento alle bugie Il bacio di Fini è mortale

Il leader Fli, per uscire dall’angolo, propone un grande polo moderato però non si scusa con gli elettori traditi. L’unità del centrodestra è giusta ma non con lui

Che fai mi riaccetti? Gian­fran­co Fini osserva quel­lo che sta accadendo nel Pdl e spera di ritrovare una ca­sa. O almeno, ci prova. L’idea è questa: Alfano liquida il Cava­liere e poi tutti insieme si costru­isce il grande centro dei mode­rati. 
La risposta che arriva da de­stra e dintorni si può riassume­re in quattro parole: tutti ma non Fini. Qui non conta neppu­re l’opinione di Berlusconi, di Alfano, degli ex colonnelli di An o di questo o quel parlamenta­re. Qui pesa il no dei suoi ex elet­tori, quelli che il presidente del­la Camera ha deluso, tradito, ri­pudiato. E perso. Quelli che si sono sentiti giudicati dal suo li­vore, dalla rabbia, dal disgusto. Quelli che ancora ricordano il suo «mi dimetto se la casa di Montecarlo appartiene a mio cognato». E stanno ancora aspettando.
Da quando ha rotto con il Ca­valiere, l’uomo in grigio si è per­so in lunghe immersioni estive,ha messo su un partitino che non lascia  traccia, ha subaffittato un posto letto nell’appartamento di Casini vista centro e si è ar­roccato sulla poltrona di Mon­tecitorio come se fosse una zat­tera di salvataggio. È arrivato il momento di riciclarsi. Il probl­e­ma è che non ha più un capitale politico da spendere.

Eccone un altro che cerca di appiccicarsi a qualcuno ma non lo vuole più nessuno.
Potrebbe provarci con Antonio Di Pietro che, in fondo, è un uomo di destra che si è riciclato a sinistra: ricordate le sue posizioni sulle botte alla Diaz di Genova? All'epoca difendeva i poliziotti picchiatori che, con il loro comportamento, hanno offeso il degno lavoro dei poliziotti corretti.
Gianfranco Fini aveva lavorato bene per portare fuori dalle nostalgie fasciste il suo partito... poi si è venduto tutto come Esaù per un piatto di lenticchie... a Montecarlo. 

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