Dal sito del Ministero dell'Interno:
Il Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. L’Autorità è preposta a gestire e monitorare un fenomeno di rilevante allarme sociale. L'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, istituito con decreto del Ministro dell´Interno, è la struttura posta alle sue dirette dipendenze con compiti di supporto all’attività del Commissario, di monitoraggio, studio ed analisi dei dati e delle informazioni acquisite dai soggetti pubblici e privati, anche con riferimento ai singoli casi di persone per le quali non sia accertata la volontarietà della scomparsa.
La trasmissione "Chi l'ha Visto" della terza rete RAI, una se non l'unica che svolge un vero servizio pubblico mettendo a disposizione il potentissimo mezzo televisivo per le persone in difficoltà e riuscendo ad essere d'aiuto alle Forze dell'Ordine, si è battuta per avere l'Istituzione sopra riportata, di cui si sentiva l'effettivo bisogno. Una banca dati interforze, che possa consentire lo scambio di informazioni anche con le Morgue degli ospedali dove giacciono cadaveri senza identità per periodi lunghissimi, è costruzione non difficile con i mezzi informatici che abbiamo oggi.
Non vi è nulla di più raggelante ed angosciante che non sapere dove è una persona cara e cosa le è accaduto.
Quando si trova anche morta, pur essendo una scoperta terribile, si sa la realtà e inizia una sofferenza diversa, un lutto da vivere ma non un tunnel di angosciosa paura come quando non si sa assolutamente nulla.
Seguendo la trasmissione "Chi l'ha Visto" dal suo esordio, ho visto casi di ogni tipo e il mondo del vuoto terribile in cui si muovono i familiari degli scomparsi. La trasmissione è indispensabile perché, fatta la denuncia di scomparsa, i parenti vivono nel buio più assoluto, appesi a visite alle forze dell'ordine chiedendo notizie, mentre ogni minuto che passa è una sofferenza indicibile. La trasmissione li segue e li sostiene in questa agonia senza fine. Le loro sono vite sospese nell'attesa. I Carabinieri, la Polizia di Stato, fanno moltissimo, ma sappiamo bene che hanno anche altri carichi, altre indagini, e mezzi sempre troppo scarsi. Io credo moltissimo in queste istituzioni e vorrei che gli uomini e le risorse venissero usate per la società, mentre troppi di loro sono confinati in servizi di protezione ed accompagno della Casta dei politici.
Dal 1989 ho constatato che gli allontanamenti volontari sono in minoranza rispetto ad altre cause delle sparizioni. Questi sono in stragrande maggioranza costituiti da minori in fuga. Di sovente vengono ritrovati. Sono più rari quelli misteriosi ed uno di questi fu il piccolo Guido Coen Castellino che sparì sciando sul Plateau Rosa. Inutili furono le ricerche anche in primavera ed estate con il disgelo.
Spesso i bambini sono vittime dei mostri pedofili. A volte se ne ritrovano i corpicini, a volte mai più.
Poi ci sono le donne: nella stragrande maggioranza, se non si tratta di allontanamento volontario, ma allora si ritrovano quasi sempre vive o morte per incidente o suicidio, sono state vittime di omicidio e, purtroppo, gli autori sono spesso i mariti o i compagni. Escludendo le prostitute, la cui vita le espone anche a questa brutta sorte di venire uccise da clienti maniaci, le donne in genere sono vittime di violenza. Spesso ne fanno sparire i corpi in modo che il marito o il compagno, quantunque sospettato per molti indizi concordanti, la fa franca per l'assenza del corpo della vittima.
Gli uomini sono anche loro vittime di sparizioni omicidiarie, a volte si tratta di suicidi, raramente di allontanamenti volontari i quali, quasi sempre, si risolvono con il ritorno alla luce dal buio che li aveva inghiottiti.
Ma quando una persona sparisce per lungo tempo ho visto che la ragione è che non è più in vita ed il corpo chissà dove è.
Quello che fa paura è che la grande variabilità dei soggetti che scompaiono e delle circostanze in cui avvengono le sparizioni, fa pensare che può avvenire a chiunque in qualunque momento di sparire o di perdere il contatto con una persona cara.
Un uomo, un padre di famiglia, va a pescare la mattina presto, come fa spesso la domenica, a Fiumicino. Sparisce e non se ne sa più nulla per un anno. La povera moglie deve rispondere a domande sulla loro vita coniugale senza ombre, si insinua il dubbio che avesse nascostamente un'altra donna e che se ne sia andato. Forse nella mente smarrita della povera donna si sarà affacciato anche questo sospetto, l'avrà sfiorata, non trovando alcuna spiegazione. L'unico indizio che si rivelerà, dopo un anno, come la chiave di tutto, lo danno da subito gli altri compagni occasionali di pesca mattutina sul molo: l'uomo se ne era andato prima del tempo accusando un forte mal di testa. Il corpo viene ritrovato fortuitamente da qualcuno dentro la sua auto in mezzo ad una macchia di cespugli della tenuta della Presidenza della Repubblica a Castelporziano. Si ricostruisce che l'uomo, che stava cercando di tornare a casa con il suo letale mal di testa, probabilmente ha avuto un'emorragia cerebrale che gli ha tolto parte delle capacità di vista e coscienza e, continuando a guidare, ha perso il controllo del mezzo che si è spostato a lato della strada abbattendo un palo della recinzione, la quale si è abbassata, consentendo all'auto di proseguire la sua corsa nello sterrato della tenuta che scorre parallelo alla strada che lui stava percorrendo, finché, persa totalmente la coscienza il poveretto, l'auto ha finito la sua corsa in un avvallamento a lato dello sterrato circondato da fitti cespugli che ne nascondevano la vista dalla strada, tante volte percorsa sia dalla famiglia che dalle forze dell'ordine nella sua disperata ricerca. La stranezza è che quel palo si è piegato con la rete ma non risultava giù. Ha funzionato come una molla rialzandosi da solo o qualcuno, inconsapevolmente, l'ha riaggiustato senza sapere che poteva essere l'unico indizio di un incidente? Comunque questo è avvenuto: banalmente.
Altri casi simili mi è capitato di sentire a "Chi l'ha visto": una donna che tornava a casa a mezzanotte in auto da una serata con le amiche in un paese vicino al suo, dopo aver preso un gelato insieme, spariva. La zona era di quelle in cui le strade spesso costeggiano dei canali. Lunghe ricerche in essi: senza risultato. Dopo mesi, la luce particolare del sole e l'acqua forse più chiara, facevano intravedere a qualcuno il tettuccio rosso della sua utilitaria mezzo metro sotto il pelo dell'acqua... Sempre dopo un anno ritrovarono un altro scomparso in Sardegna nel porto di Olbia: la sua auto con lui dentro era appena sotto il molo; era stato un incidente, una manovra sbagliata, ma nessuno aveva visto niente...