Questo il documento audio della prima chiamata effettuata dalla Capitaneria di Porto di Livorno alla Nave Costa Concordia. La Capitaneria ha ricevuto una telefonata dai Carabinieri di Prato che a loro volta sono stati chiamati dalla figlia di una signora passeggera sulla nave che, come ha testimoniato in interviste televisive la figlia stessa, era stata avvertita con una telefonata dal fratello, il quale era stato chiamato dalla madre disperata che si trovava sulla nave e già aveva capito il pericolo.
Dunque, riassumendo la sequenza: una signora che è sulla nave chiama con il suo cellulare il figlio che sente la sua agitazione e non capisce bene cosa sta accadendo, dato che si trova a cena con degli amici avverte telefonicamente la sorella la quale avvisa i Carabinieri di Prato. I Carabinieri chiamano la Capitaneria di Porto competente e la Capitaneria non sa nulla perché la nave non si è messa in contatto con tale istituzione come avrebbe dovuto fare. Ma quando la Capitaneria chiama la nave Schettino minimizza, parla di un black out di facile ripristino e che non hanno bisogno di nulla. L'addetto della Capitaneria insiste, chiede particolari sul black out. Ma Schettino lo scarica senza dire niente, eppure altre testimonianze diranno che già sapeva che c'erano i compartimenti della nave allagati.