venerdì 10 febbraio 2012

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François Cheng - ancora Elegia di Lerici

In mezzo a tanta amarezza che viene dalla politica, da una società violenta che si sfoga contro gli indifesi e la fa franca, da una Giustizia che non sa dare giustizia, da una società che non premia i meritevoli e paga bene gli incapaci.... rinfreschiamoci con un poco di Poesia.... 
Continuo a pubblicare sul mio blog un altro pezzo della lunga Poesia di François Cheng, grande scrittore, poeta e calligrafo.
La poesia è stata pubblicata sulla rivista letteraria "Po&Sie", n. 134 Editore Belin. 


François  Cheng

"Élégie de Lerici"


à Shelley


Posons-nous, inlassables, les questions en chaîne:
L'homme rongé par le mal radical, ce mal
Qui vient de son ingéniosité que rien ne frene,
Peut-il sans honte se prétendre la mesure 
De toutes choses? N'est-il plutôt en mesure
De détruire l'ordre de la Vie même?
N'est-il temps qu'il redevienne plus serviable,
Plus en accord avec sa prime vocation, et celle-ci
Plus en accord avec le tout de l'univers
Dont l'avènement, les Anciens l'ont vu,
Fut une gloire? N'est-il temps qu'il célèbre
À nouveau l'impensable don de la Donation? 
Si le feu prométhéen demeure toujours vivant,
La voie christique demeure, elle, ouverte.  



Per chi non conosce il francese tento qui una traduzione per la comprensione del testo:

Elegia di Lerici
a Shelley

Poniamoci, instancabili, le domande ad una ad una:
L'uomo roso dal male radicale, questo male
Che viene dalla sua ingegnosità che nulla frena,
Può senza vergogna pretendere per sé la misura
Di ogni cosa? Non è egli piuttosto nella misura
Di distruggere l'ordine della Vita stessa?
Non è tempo che egli ridivenga più servizievole,
Più in accordo con la sua prima vocazione, e questa
Più in accordo con tutto l'universo
Di cui l'avvento, gli Antichi l'hanno visto,
Fu una gloria? Non è tempo che egli celebri
Di nuovo l'impensabile dono della Donazione?
Se il fuoco di Prometeo rimane sempre vivo
La strada cristica rimane, essa, aperta.