lunedì 13 febbraio 2012

Povera Chiara...

DELITTO GARLASCO

Materiale pedopornografico: condannato Stasi

I video incriminati erano stati ritrovati nel suo computer



Alberto Stasi (Ansa)(Ansa) - Corriere della Sera.it
MILANO - Condannato per detenzione di materiale video pedopornografico con trenta giorni di reclusione e 1.400 euro di multa convertiti in una pena pecuniaria complessiva di 2.540 euro oltre all'interdizione dei pubblici uffici. È la pena inflitta dal tribunale di Vigevano ad Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco, in provincia di Pavia.
FRAMMENTI VIDEO - L'interdizione dai pubblici uffici, per Stasi, si riferisce «in perpetuo da qualunque incarico di ogni ordine e grado nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori». Finito davanti al giudice per l'udienza preliminare di Vigevano nel 2009 con la doppia accusa di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, l'ex bocconiano - assolto lo scorso dicembre anche in secondo grado dall'accusa di aver ucciso Chiara Poggi, trovata uccisa nella sua casa il 13 agosto 2007 - era stato prosciolto per la divulgazione di filmati hard con protagonisti bambini anche in tenera età. Rinviato a giudizio per il solo reato di detenzione di video proibiti, quindi, Stasi ha visto restringersi l'accusa ai 17 frammenti di immagini per i quali il giudice ha deciso di condannarlo. «Leggeremo con attenzione le motivazioni della sentenza e valuteremo la possibilità di ricorrere in Cassazione», ha commentato uno dei legali di Alberto Stasi, l'avvocato Giulio Colli, difensore del giovane insieme al professor Angelo Giarda.
Redazione Online13 febbraio 2012 | 18:47
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Spero per tutti i bambini che la Cassazione confermi.



Genova: Primarie per l'elezione del sindaco


ROMA - «Le primarie hanno una loro logica. Quando si accetta che alla gara partecipino più candidati del Pd, poi se ne devono accettare gli esiti». Così Pier Luigi Bersani invita ora a «lavorare con entusiasmo» perchè «si vince con Doria. Ora si lavora con entusiasmo e passione per vincere alle amministrative con il candidato del centrosinistra. Ora si vince con Doria».
Lunedì 13 Febbraio 2012 - 16:12


Doria è il candidato appoggiato da Nicola Vendola, detto Nichi.
Da: Libero.it: "Non ha vinto un partito, bensì una domanda di rinnovamento", ha festeggiato dopo il successo Nichi Vendola.
Nato a Genova il 13 ottobre 1957, Doria ha conseguito la maturità classica al liceo D'Oria nel 1976 e si è laureato nel 1981 in Storia contemporanea all'Università di Genova. Dopo il servizio militare, inizia una rigorosa carriera universitaria all'insegna dell'impegno sociale: borsa di studio alla Fondazione Einaudi di Torino, ricerca sulla storia dell'Ansaldo tra 1985 e 1988 all'European University Institute (Firenze), quindi docente nelle scuole secondarie superiori fino al 1995 quando ottiene un posto da ricercatore universitario in storia economica alla Facoltà di Economia dell'Università di Genova. Diventa poi professore associato, sempre in storia economica, e nel 2010 vince un concorso da professore ordinario, continuando a lavorare nell'Ateneo genovese.
Sono d'accordo con Vendola. La gente quando vede i disastri cerca di cambiare (vedi il mio post del 07/11/2011 "Nessuna Coscienza" sulla Vincenzi e l'alluvione di Genova) e questo Bersani l'ha capito, visto quello che ha detto.
Chi non ha capito, invece, è la Vincenzi e l'altra che si era messa in lizza.
A riprova del fatto che certa gente, chiusa nella bolla del potere politico, non avverte più il sentire vero delle esigenze delle persone e si perde dietro ai conti della serva sui voti divisi ecc. ecc..
E' vero che c'è gente che vota come gli dicono di fare quelli del proprio partito (altrimenti non ci sarebbero certi Consiglieri Regionali tipo il figlio di Bossi ed altri), ma per fortuna c'è anche chi non porta il cervello all'ammasso.
Speriamo che Doria faccia bene per Genova e trovo stupido che certi giornali di destra mettano l'accento sul fatto che è comunista anche se è nobile, marchese pare. Ricordo a costoro che il compianto Enrico Berlinguer era conte.

Vittime delle Foibe - Esodo dall'Istria e Dalmazia

Pubblico qui questo comunicato perché ne condivido lo spirito, pur NON essendo per idee vicina a FLI. Soprattutto perché ritengo squalificato Gianfranco Fini, il leader di questa formazione politica, come si evince da alcuni miei post precedenti su questo blog. La partigianeria non mi appartiene, mi appartengono le idee e, se queste sono buone e giuste, le apprezzo e le condivido.
Vedo che questo mio modo di pensare è anche di persone come il Sindaco di Frascati, ad esempio, come si legge in questo comunicato. Sindaco che, mi si dice, ha fatto molte cose buone per il suo Comune.


ANDREA TITTI (FLI): PERCHE' AD ALBANO NON SI SONO RICORDATE LE VITTIME DELLE FOIBE?

"Certamente le avverse condizioni meteorologiche e l'emergenza neve hanno rappresentato delle giustissime priorità per l'amministrazione di Albano Laziale - dichiara in una nota Andrea Titti, Responsabile del Circolo Territoriale di Futuro e Libertà di Albano - tuttavia, non possiamo non dirci fortemente rammaricati e delusi per come l'amministrazione in carica abbia, praticamente ignorato la "Giornata del Ricordo", celebrata dalla Repubblica Italiana il 10 Febbraio, in onore delle vittime delle Foibe e dell'Esodo dalle terre di Istria e Dalmazia a cavallo del secondo dopoguerra. Nulla di nulla, neppure uno striminzito comunicato stampa - aggiunge Andrea Titti - eppure questa ricorrenza è divenuta legge dello Stato dal marzo 2004, non come celebrazione di parte ma come patrimonio comune a tutta la nostra comunità nazionale. Onorare tutti coloro che in nome dell'Italianità hanno sacrificato tutto, financo la loro vita, credo rappresenti un dovere morale per tutti coloro che rappresentano le Istituzioni, ad ogni livello. La giunta e la maggioranza che governano la nostra città - incalza il giovane esponente del partito di Gianfranco Fini - si sono caratterizzate, pur se tra mille difficoltà, per una fervente e vivace attività culturale, che ha coinvolto molte realtà sociali del territorio. La mancanza che oggi ci troviamo a sottolineare, non vorremmo che fosse l'ultimo strascico di certi cascami ideologici del secolo scorso, che magari, ma speriamo non sia così, ancora trovano albergo in qualche piccolo cantuccio di qualche segmento di partito oggi al potere ad Albano. La costruzione di una memoria condivisa deve essere meta comune a tutte le forze politiche, ma per farlo occorre diffondere e ripartire da tutte le verità storiche e fattuali, senza celarne alcuna, soprattutto agli occhi dei più giovani. I pensieri sobri e costruttivi che qui esprimo, a nome mio e di tutti gli iscritti a Futuro e Libertà di Albano - dichiara Titti - non sono volti ad una sterile polemica, non siamo usi agitare le pagine della storia Patria come fossero bandiere da comizio, ma perchè crediamo sia necessario approfondire e far conoscere a tutti ciò che fino ad ora è stato misconosciuto, nascosto e mistificato, come gli accadimenti del nostro confine orientale. Non ci appassiona la toponomastica - conclude Titti - non siamo qui a chiedere intitolazioni di vie o piazze, ma auspichiamo con forza che nelle scuole del territorio l'amministrazione si faccia promotrice, unitamente alle autorità scolastiche, di un percorso di studio e approfondimento sul tema delle Foibe e dell'Esodo. In ultima analisi vorrei ringraziare il Sindaco di Marino Adriano Palozzi ed il primo cittadino di Frascati Stefano Di Tommaso, per non aver dimenticato la ricorrenza del 10 Febbraio. Due sindaci di diverso colore politico, testimonianza di un ricordo che deve essere comune e condiviso".

Cacciati dalle loro case