Il comune di Casal di Principe è gestito da un commissario prefettizio in seguito alle dimissioni dei consiglieri comunali e del sindaco, dopo che furono arrestati diversi amministratori tra cui l'ex sindaco, Cipriano Cristiano, nell'ambito dell'inchiesta denominata "Il principe e la scheda ballerina". Inchiesta che vede anche il coinvolgimento del parlamentare del Pdl, Nicola Cosentino. Analoga situazione di commissariamento a Castel Volturno, dove si sono dimessi sindaco e consiglieri, ma anche qui c'è un'indagine della Dda in corso, che vede coinvolti i due precedenti sindaci, Antonio Scalzone e Francesco Nuzzo.
Aggiornamento Luglio 2014
Il video rimosso era una intervista della TV locale di Caserta datata 17 giugno 2011 al Presidente del Consiglio Comunale di Casal Di Principe Teodoro Scalzone. Non so per quale ragione sia stato rimosso dato che nell'intervista il rappresentante dell'UDEUR si limitava a difendere l'operato del sindaco.
Successivamente, come si può leggere in tutte le cronache dei media sul WEB e non solo, il Comune è stato commissariato e qualche mese dopo in aprile 2012 è apparsa la notizia pubblicata dal quotidiano La Repubblica e comunicata anche nei TG RAI.
Per chiarezza pubblico questa lettera apparsa sui media che spiega le problematiche del Comune di Casal Di Principe nel 2011:
Da: Caserta News.it
Domenica 24 Aprile 2011
Debiti fuori bilancio, Di Sarno (Città Nuova) scrive al sindaco Martinelli
POLITICA | Casal di Principe
- Il consigliere comunale Daniele Di Sarno, leader del gruppo consiliare di "Città Nuova" e delegato al contenzioso dell'ente comunale casalese ha appena scritto un'accurata e documentata lettera avente ad oggetto la "richiesta urgente informazioni circa l'esistenza di debiti fuori bilancio –art. 194 d.lgs. n° 267/2000". La missiva è indirizzata al sindaco Pasquale Martinelli, al Presidente del Consiglio comunale Teodoro Scalzone, al segretario Pietro Dragone, alla giunta comunale, al Collegio Revisori dei Conti, ai dirigenti degli uffici Tecnico, Finanziario e Servizi Sociali, ai capigruppo consiliari, al consigliere Antonio Corvino ed al Presidente della Prima commissione consiliare Lorenzo Corvino. Di seguito il testo della lettera: Il sottoscritto consigliere comunale Daniele Di Sarno, quale capogruppo di Città Nuova, nonché delegato al contenzioso di questo ente, in nome, per conto e nell'interesse di tutti i consiglieri comunali, premesso che l'art. 194 comma 4 del TUEL prevede che gli enti locali riconoscano con deliberazione consiliare la legittimità di debiti fuori bilancio derivanti da: a) Sentenze esecutive; b) Copertura di disavanzi di consorzi, aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione ed atti costitutivi, purché sia stato rispettato l'obbligo del pareggio del bilancio di cui all'art.114 ed il disavanzo derivi da fatti di gestione; c) Ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici locali; d) Procedure espropriative e di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità; e) Acquisizione di beni e servi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1,2, e3 dell'art. 191 del TUEL nei limiti degli accertati e dimostrati di utilità e di arricchimento per l'ente, nell'ambito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza; che, per quanto attiene all'ipotesi prevista dalla lettera a), il riconoscimento di un debito promanante da una sentenza è un atto obbligatoriamente assumibile entro e non oltre l'esercizio nel quale quella sentenza è divenuta nota all'ente; che la competenza circa il riconoscimento dei debiti fuori bilancio spetta all'organo consiliare, che deve non solo e non tanto sanare una o più spese assunte senza impegno, quanto verificare che ciò non pregiudichi gli equilibri di bilancio; che ai sensi dell'art. 193 del TUEL, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio richiede una deliberazione consiliare da approvare in seduta obbligatoria, entro il 30 settembre di ogni anno, o con diversa periodicità stabilita da regolamento di contabilità interno; che la presenza di debiti fuori bilancio ai quali non sia stato fatto fronte validamente con i mezzi di copertura previsti dalla legge in materia, obbliga il consiglio dell'ente a dichiarare lo stato di dissesto, pena lo scioglimento del consiglio comunale; che i debiti derivanti da una sentenza esecutiva, ma non ancora definitiva, previsti dalla lettera a) dell'art. 194 TUEL, si distinguono da tutti gli altri tipi previsti poiché per questi, la valenza della deliberazione consiliare non è quella di riconoscere la legittimità del debito che di per sé già esiste in virtù della statuizione del Giudice, ma quella di ricondurre tale debito al sistema di bilancio; che attualmente tale amministrazione, in attesa dell'approvazione del Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011, nonché del consuntivo 2010, atto quest'ultimo che evidenza eventuali avanzi di amministrazione e/o di cassa, e trovasi a gestire il bilancio corrente in dodicesimi; che, prima dell'approvazione del consuntivo 2010 nonché del preventivo 2011, occorre portare ad evidenza contabile, debiti fuori bilancio riconducibili ad ipotesi di cui all'rt. 194 del D.lgs. 267/2000; tanto premesso, chiede ai responsabili dei vari settori e/o uffici amministrativi, ciascuno per quanto di propria competenza, di comunicare al Responsabile del servizio finanziario, con estrema sollecitudine e comunque prima dell'approvazione dei Bilancio di previsione 2011 e del consuntivo 2010, l'esistenza d situazioni debitorie formatesi fuori dai canoni normativi di impegno spesa; di stilare un elenco dettagliato degli stessi; di curare l'istruttoria, ed al responsabile dei Servizi Finanziari, di indicare i mezzi finanziari con cui farvi fronte, il tutto al fine di attivare la procedura obbligatoria diretta alla delibera di riconoscimento in Consiglio comunale delle poste debitore così come formatesi e nel contempo far rientrare nella corretta gestione di bilancio quelle spese che ne erano del tutto fuori.
Fonte : comunicato stampa
Da: La Repubblica.it - 2014
Roberto Saviano, scrittore, Autore di "Gomorra", sue dichiarazioni sul suo sito facebook
"Per molti Renato Natale, medico, 60 anni compiuti, è l'uomo giusto per traghettare la città verso un futuro di normalità, dopo che il 6 aprile 2012 il Comune è stato sciolto per condizionamenti da parte della camorra e dopo che buona parte della classe politica è finita in carcere per collusioni con i clan. In carcere sono ormai rinchiusi anche i capi della criminalità locale con tantissimi loro affiliati.
Oggi i casalesi sono disorientati dalla mancanza dei vecchi punti di riferimento. «Ecco, se fossi lì - ha scritto Saviano - voterei lui: uomo di coraggio, che i clan hanno sempre contrastato».