ROMA - La Corte Costituzionale, che ha esaminato oggi il
divieto di fecondazione eterologa stabilito dalla legge 40, ha restituito gli
atti ai Tribunali che l'avevano investita del caso, chiedendo di valutare la
questione alla luce della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo
pronunciata il 3 novembre 2011, sullo stesso tema.
La Consulta, in sostanza, invita i tribunali che avevano sollevato la questione (Firenze, Catania e Milano) a considerare la sentenza della Camera Grande della Corte di Strasburgo, che il 3 novembre scorso di fatto aveva giudicato legittimo vietare la fecondazione eterologa nei paesi comunitari. La sentenza si riferiva al ricorso di due coppie austriache sterili contro il divieto, stabilito dalla legge austriaca, di ricorrere a tecniche di fecondazione eterologa. Il divieto, secondo i giudici europei, non viola "l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione dei diritti dell'uomo".
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Non solo NON VIOLA ma sicuramente tiene conto, con questa decisione, dell'eventuale ESSERE UMANO messo al mondo con la fecondazione ETEROLOGA.
Non ne faccio una questione religiosa, visto che religiosa non sono più, ne faccio una questione Umana.
L'uomo ha bisogno di sapere da dove viene, da chi è nato... Si può, dunque, per egoismo, far unire due gameti provenienti da due esseri umani fra loro sconosciuti, impiantarli nel ventre della desiderosa madre che funge da incubatrice naturale e poi far nascere una persona ignara dell'alchimia da cui proviene? A meno che non si voglia costruire anche una psicologia diversa facendone qualcosa di MENO umano, l'eventuale ESSERE UMANO messo al mondo con la fecondazione ETEROLOGA, si domanderà COME erano i suoi genitori biologici, quelli di cui porta in sé il patrimonio genetico: 23 cromosomi lui e 23 cromosomi lei, come era il loro carattere...
E' ormai assodato che il nostro comportamento si forma con gli stimoli ambientali, ma è altrettanto vero che certe caratteristiche sono innate e vengono dal nostro DNA.
Mettere al mondo un essere umano è un atto di grande responsabilità, soprattutto oggi in cui sappiamo che l'umanità, alla fine di questo secolo, si aggirerà sui 10 miliardi di individui secondo le stime di crescita e i problemi saranno necessariamente tanti più di adesso.
Non ne faccio una questione religiosa, visto che religiosa non sono più, ne faccio una questione Umana.
L'uomo ha bisogno di sapere da dove viene, da chi è nato... Si può, dunque, per egoismo, far unire due gameti provenienti da due esseri umani fra loro sconosciuti, impiantarli nel ventre della desiderosa madre che funge da incubatrice naturale e poi far nascere una persona ignara dell'alchimia da cui proviene? A meno che non si voglia costruire anche una psicologia diversa facendone qualcosa di MENO umano, l'eventuale ESSERE UMANO messo al mondo con la fecondazione ETEROLOGA, si domanderà COME erano i suoi genitori biologici, quelli di cui porta in sé il patrimonio genetico: 23 cromosomi lui e 23 cromosomi lei, come era il loro carattere...
E' ormai assodato che il nostro comportamento si forma con gli stimoli ambientali, ma è altrettanto vero che certe caratteristiche sono innate e vengono dal nostro DNA.
Mettere al mondo un essere umano è un atto di grande responsabilità, soprattutto oggi in cui sappiamo che l'umanità, alla fine di questo secolo, si aggirerà sui 10 miliardi di individui secondo le stime di crescita e i problemi saranno necessariamente tanti più di adesso.