Da: Quotidiano.net
Venezia, pur di non prendere
ordini da un capo
donna
egiziano si licenzia
Facchino in un noto hotel della città lagunare
Non poteva accettare, anche per motivi religiosi, che una donna lo comandasse
sul lavoro. La direzione dell'hotel non poteva cambiare le funzioni della
governante e quindi lui si è licenziato. Poi, ragionandoci, si è trovato un
accordo: avrà un collega maschio che farà da ‘collegamento’
Musulmani in preghiera (Ansa)
Venezia, 23 luglio 2012 - Per motivi legati alla sua rigida visione
religiosa, considerava un’onta insopportabile il fatto di prendere ordini da una
donna. Tanto che avrebbe pure rinunciato al posto di lavoro.
Protagonista della vicenda, riportata dal ‘Gazzettino’, un
facchino egiziano musulmano di un famoso albergo di Venezia, che doveva
rispondere al suo diretto superiore, una governante.
“Quando ha fatto presente il suo problema, dettato dalla sua rigida visione religiosa, la direzione gli ha spiegato che certo non poteva cambiare mansioni a chi era lì da anni, svolgendo adeguatamente i suoi compiti - sottolinea il quotidiano - e che dunque, se avesse voluto lavorare in quell’albergo avrebbe dovuto accettare di adattarsi alle modalità lavorative italiane”.
“A quel punto l’uomo, pur di non prendere ordini dalla collega ha preso carta e penna e ha rassegnato le dimissioni”, prosegue. Ma poi l’egiziano è tornato sui suoi passi e la direzione dell’hotel ha deciso di salvargli il posto trovando una mediazione: “Durante i suoi turni di lavoro - riporta il ‘Gazzettino’ - sarà presente, oltre alla governante, anche un collega maschio che farà da ‘collegamento’, comunicando all’egiziano le mansioni da svolgere”.
“Quando ha fatto presente il suo problema, dettato dalla sua rigida visione religiosa, la direzione gli ha spiegato che certo non poteva cambiare mansioni a chi era lì da anni, svolgendo adeguatamente i suoi compiti - sottolinea il quotidiano - e che dunque, se avesse voluto lavorare in quell’albergo avrebbe dovuto accettare di adattarsi alle modalità lavorative italiane”.
“A quel punto l’uomo, pur di non prendere ordini dalla collega ha preso carta e penna e ha rassegnato le dimissioni”, prosegue. Ma poi l’egiziano è tornato sui suoi passi e la direzione dell’hotel ha deciso di salvargli il posto trovando una mediazione: “Durante i suoi turni di lavoro - riporta il ‘Gazzettino’ - sarà presente, oltre alla governante, anche un collega maschio che farà da ‘collegamento’, comunicando all’egiziano le mansioni da svolgere”.
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Noi siamo la nostra cultura... Non si può certo condannare chi è stato educato in un certo modo... Si può solo cercare di comprendere e di mediare...
Nell'unica vacanza che ho accettato di fare sul Mar Rosso, in Egitto, a patto che si andasse anche a Luxor a visitare il sito archeologico, in uno dei camerieri che servivano ai tavoli del bellissimo Residence che ci ospitava ho constatato lo stesso sentimento di questo facchino egiziano che lavora presso di noi.
Un giorno ci fu un piccolo contrattempo ed un gruppetto di ospiti, costituito da uomini e donne, circondò questo giovane alto e dall'aspetto piacevole chiedendogli informazioni. In particolare io scandii bene, anche per gli altri che si esprimevano più confusamente, la domanda. Con disappunto notai che non mi rispondeva direttamente ma, guardando oltre la mia testa, come se io non ci fossi, rispondeva agli uomini presenti. Ripetei... ma alla fine capii che lui riteneva di non dovermi proprio rispondere in quanto donna...