Ha fatto ricorso contro i vigili che lo hanno multato: non stava parlando con il cellulare mentre guidava, ma teneva il cellulare con la bocca. Questa la scusa utilizzata da un imprenditore quarantenne di Treviglio, provincia di Bergamo, che il 29 luglio di un anno fa era stato notato dai vigili guidare parlando al cellulare, ed era stato poi fermato e multato. L'uomo però non ha accettato la multa, sostenendo che non era vero che mentre guidava aveva portato il telefonino «alla bocca», bensì lo aveva già «in bocca».
Una sostanziale differenza che ha portato il multato a presentare ricorso al giudice di pace, il quale però gli ha dato torto. Ora l'imprenditore, per contestare quanto scritto dai vigili urbani sul verbale ha deciso di rivolgersi a un avvocato per un giudizio d'appello, e il Comune ha fatto lo stesso per resistere al multato.
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E spero che il Comune vinca. E' così raro che soggetti scorretti al volante vengano multati, che un Comune virtuoso, i cui Vigili Urbani fanno il proprio dovere, deve poter esercitare il diritto-dovere di punire gli scorretti: che sono tanti e, nelle zone dove io giro in auto,  troppi ed impuniti.
Nessuno li ferma, anche se passa in quel momento una macchina dei Carabinieri o della Polizia Municipale. Una volta ho chiesto conto della ragione, mi è stato risposto: "Noi stiamo andando a fare un altro servizio".
E' una delle tante cose in cui il cittadino corretto sente lo Stato assente.
Ad una "Rotonda all'europea", in cui convergono strade di vari comuni dei Castelli Romani, una donna con il telefono tenuto all'orecchio mi ha tagliato la strada senza darmi la precedenza mentre ero in rotonda e lei si immetteva ignorando i triangoli che delimitano l'accesso e che vogliono ricordare "dare precedenza". Niente precedenza e con il telefono all'orecchio mi ha guardato tranquilla continuando a parlare. Andarle addosso? Tanto poi la ragione era la mia... Ma intanto l'auto scassata, i tempi lunghissimi per il risarcimento dell'Assicurazione, e il tempo mio, automobilista corretto, speso in mezzo alla strada per colpa dell'incidente...
Allora l'incidente lo evita la persona corretta e gli impuniti continuano. A decine ne vedo ogni giorno sfrecciare con il telefono all'orecchio. Eppure esistono gli auricolari. Troppo scomodi per gli impuniti: tanto nessuno li ferma e nessuno toglie loro i punti dalla patente, come minacciosamente e ridicolmente (visto che non lo fanno) si dice.