(AGI) - Roma, 11 ott. - "Sono andata nella casa famiglia con il pediatra e ho
chiesto che il bambino venisse visitato, ma non mi e' stato permesso". E' la
denuncia della mamma del bambino di 10 anni sottratto con la forza da scuola a
Padova per essere portato in una comunita'. Il piccolo "e' stato portato in
comunita' - spiega la mamma a Mattino 5 - perche' la Corte d'Appello di Venezia
ha emesso un decreto sulla base del fatto che al bambino era stata diagnosticata
la PAS (sindrome da alienazione parentale). Secondo la PAS, se il bambino non
viene prelevato dalla famiglia materna e resettato in un luogo neutro, come una
sorta di depurazione, non potra' mai riallacciare il rapporto con il padre.
Tutto questo in base ad una scienza spazzatura che arriva dall'America, il cui
promotore e' Gardner, un pedofilo morto suicida". VIDEO "In Italia - attacca la
donna - ci sono modi piu' civili per far riallacciare i rapporti tra padre e
figlio"; il bambino "vedeva suo padre in incontri protetti una volta alla
settimana, ogni settimana". "Ieri sera sono andata nella casa famiglia nella
quale e' stato portato mio figlio, ma mi hanno impedito di vederlo. Ero con il
pediatra e ho chiesto che il bambino venisse visitato perche', visto il modo
barbaro con il quale e' stato trascinato via da scuola, aveva sicuramente
riportato qualche trauma, ma, soprattutto, volevo accertarmi del suo stato
psicologico. Ma questo non mi e' stato permesso".
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Seguo la trasmissione "Chi l'ha visto" dal suo esordio e per questo vengo presa affettuosamente in giro in famiglia. Ieri sera mio marito, causa forse il raffreddore, si è rassegnato a rimanere a vederla insieme a me, anche perché era inutile migrare sull'altro televisore "tanto non c'era niente da vedere, solo spazzatura". E' rimasto e, come molti uomini, riesce a sopportare meno il dolore, dunque di fronte alla scena ripresa dal cellulare della zia che, evidentemente, era andata a prendere a scuola Leonardo e al modo come è stato trascinato via, mio marito si è indignato oltremodo e voleva denunciare i poliziotti i quali, fra l'altro, hanno detto alla zia che si ribellava: "Io sono un ispettore di polizia e lei non è nessuno."
Io difendo le Forze dell'Ordine ma debbo riconoscere che c'è gente che dovrebbe stare altrove e non svolgere un ruolo così delicato ed importante nella Società.
Giustamente c'è stata indignazione in tutta la Nazione e si sono mossi pure i due Presidenti di Camera e Senato.
Non possiamo entrare nel merito della lite fra due ex-coniugi che si scarnificano pubblicamente sulla pelle del figlio, ma certo mi chiedo, come ho fatto per i coniugi Camparini a cui è stata sottratta la figlia e data in adozione come se loro e la nonna paterna fossero morti e sepolti, cosa possa aver fatto questa madre per essere cancellata dalla vita di suo figlio.
L'ho già scritto: i genitori NON debbono essere perfetti, perché la perfezione in natura non esiste. Possono anche farti soffrire per i loro problemi (a me è accaduto) ma il bimbo li ama, perché sono mamma e papà, e li preferisce ad ogni asettica perfezione...
Questi Assistenti Sociali mi incutono timore, perché è stato dato loro un potere sulla vita altrui che non sempre sanno gestire. Certi magistrati poi anche peggio...
Senza entrare nel merito, dunque, della guerra fra questi due genitori, mi rende perplessa la notizia che il padre era presente alla cruenta scena in cui il bambino, evidentemente, non voleva andare con lui e con gli agenti, tanto è vero che si è fatto trascinare, dimenandosi, mentre un braccio strusciava sull'asfalto malamente, lo tiravano per le braccia, per le gambe... Questo padre non si è sentito stringere il cuore a trattare così il bambino che, una volta caricato a forza in macchina, ha detto che non respirava, per lo stress, credo, e per lo sballottolamento a cui l'avevano sottoposto?
Per non parlare della scena raccapricciante dell'arrivo degli agenti in classe, i compagni che vengono fatti uscire, immagino l'ansia che deve aver attanagliato questo bambino rimasto solo come una preda accerchiata dagli agenti voluti da suo padre...
Non prendono così neppure i mafiosi: hanno più rispetto.
Come scrissi per Federico Aldrovandi: non bloccano così neppure i cani pericolosi, lo so perché l'ho vissuto con i miei occhi, stanno attenti a non fare male a molossi ringhianti che aggrediscono l'uomo.
Signori, questo è un mondo alla rovescia. Diamoci una regolata di buonsenso, tutti: poliziotti, magistrati, genitori separati che si litigano i figli...
Il padre dice che "il bambino è sereno e che lui l'ha salvato". Lo spero per lui perché sono traumi che restano per sempre e un domani potrebbe chiedergliene conto. Mi piacerebbe risentire cosa farà Leonardo fra 10 anni...
Il video mostra chiaramente una donna che corre verso un gruppo di persone e
comincia ad urlare, è la zia del bambino: le riprese sono fatte con un cellulare e non con una cinepresa, come sembra che abbia detto la polizia secondo alcuni giornali.