giovedì 20 dicembre 2012

Costa Concordia indagini chiuse

Da: Il Corriere Fiorentino

LA TRAGEDIA DEL GIGLIO

Costa Concordia, chiusa l'indagine
Ma non si trova il timoniere

L'uomo indonesiano aveva capito male gli ordini del capitano, sbagliando almeno due manovre

FIRENZE - Chiude l'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia ma non tutto fila liscio: a distanza di mesi non si riesce a rintracciare Jacob Rusli Bin, il timoniere indonesiano che capì male, forse per problemi di comprensione della lingua, gli ordini di Francesco Schettino e che sbagliò almeno due manovre, una virata a destra e qualche momento dopo una controvirata a sinistra contribuendo a mandare la nave sugli scogli dell'Isola del Giglio il 13 gennaio scorso. Per rintracciarlo e consegnargli un avviso di garanzia, la procura di Grosseto ha coinvolto l'Interpol, tuttavia il timoniere, che risulta abitante a Giakarta, capitale dell'Indonesia, non si trova.
Rusli è indagato dall'estate scorsa e fu scoperto grazie alle rivelazioni ottenute dalla 'scatola nera' in ambito di incidente probatorio. È accusato di omicidio plurimo colposo e naufragio in concorso, due reati per cui viene accusato anche Schettino. Alla procura di Grosseto però nonostante i mesi trascorsi, non è tornata indietro l'avvenuta notifica dell'avviso di garanzia: a questo punto tra gli inquirenti c'è molta incertezza anche sul come recapitargli l'avviso di conclusione delle indagini. Peraltro l'Interpol è stata sollecitata dall'Italia più volte ma il timoniere indonesiano sembra sparito e dalle autorità indonesiane non è tornato nessun riscontro alla procura grossetana.
Ad ogni modo quasi sicuramente domani la procura formalizzerà la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini agli indagati. Anche oggi gli inquirenti hanno finito di preparare l'atto che segna la fine dell'inchiesta: decine di migliaia di pagine, si parla di 50.000, in cui viene dettagliatamente ripercorso tutto l'evento del 13 gennaio, quando la nave andò a urtare contro gli scogli dell'Isola del Giglio e poi si incagliò di fianco davanti al porto, facendo 32 vittime (ancora oggi ci sono due dispersi) tra le 4.229 persone a bordo, passeggeri ed equipaggio. Il procuratore Francesco Verusio aspetta di firmare l'avviso di conclusione delle indagini domani mattina e precisa: «Stiamo ultimando gli ultimi dettagli burocratici ma le indagini sono chiuse.
Dall'avvenuta notifica di tutti gli avvisi, ci saranno venti giorni di tempo a disposizione degli indagati per depositare le memorie difensive o chiedere di essere ascoltati dai magistrati. Trascorso questo ulteriore periodo la procura presenterà al giudice dell'udienza preliminare le richieste di rinvio a giudizio o archiviazione». Le richieste di rinvio a giudizio sono attese dopo le festività natalizie: su questo punto è in corso un confronto fra i magistrati della procura grossetana per decidere se tutti i dieci indagati individuati finora debbano subire un processo, o se qualche posizione possa essere stralciata per l'archiviazione anche alla luce dei risultati dell'incidente probatorio.


Brutte notizie: TARES


Da: La Repubblica

La Tares (tassa rifiuti e servizi) prenderà il posto della vecchia Tarsu (smaltimento dei solidi urbani) e - nella minoranza dei comuni che la applicano - della Tia (tariffa d'igiene ambientale)
La platea interessata al nuovo balzello è ampia: il tributo è dovuto "da chiunque possieda, occupi e detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani". Quindi non la verseranno solo i proprietari di casa, ma anche negozi, uffici, capannoni. Si calcolerà in base ai metri quadri (l'80 per cento della superficie catastale) senza tener conto del numero di componenti del nucleo. Per le attività commerciali - assicura Confcommercio - l'aggravio medio raggiungerà la quota record del 293 per cento. Prima rata di aprile a parte, la legge di Stabilità non fissa le altre tappe: numero, scadenza dei versamaenti successivi ed eventuali conguagli saranno fissati dalle singole amministrazioni comunali.
(20 dicembre 2012

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Iniziano le cattive notizie per il 2013.
Avevano detto che, per la quantità dei rifiuti prodotti, era più equo applicare la tassa in base al numero delle persone che occupano l'abitazione abituale. Ed era una cosa logica.
Questo criterio non è stato mai applicato nei tre comuni che conosco bene: Roma, Sabaudia, Rocca Priora.
Si paga in base ai metri quadri della casa. Assurdo ed ingiusto.
Come è assurdo ed ingiusto che si paghi di più se si tratta di seconda casa e non della dimora abituale.
Produciamo più rifiuti, e quindi una maggiore spesa per il loro smaltimento, nella casa dove viviamo o nella casa dove andiamo in vacanza per circa un mese l'anno?
Si vede bene che i criteri di tassazione non obbediscono che ad una logica: dammi più soldi possibile senza criterio di equità alcuno.