Da: La Stampa.it 08/01/2013
L’Europa: “L’Imu diventi più equa”
Bruxelles boccia la tassa
sulla casa:
«Rischia di aumentare la povertà, bisogna renderla più progressiva»
L’Imu, l’imposta municipale unica che, dal 2012, ha
sostituito e accorpato le vecchie Ici e Irpef sulla casa «contiene qualche
elemento di equità», ma «altri aspetti potrebbero essere migliorati ancora per
aumentarne la progressività». Lo afferma la Commissione europea nell’Employment
and Social developments in Europe 2012, il rapporto sulla situazione sociale e
del lavoro diffuso a Bruxelles. Nel rapporto si ricorda come l’Imu sia stata
introdotta per «ridurre i trattamenti fiscali agevolati per la casa» facendo
leva «sul basso effetto distorsivo delle tasse sulla proprietà e sul basso tasso
di evasione», quest’ultimo conseguente alla facile individuazione, attraverso il
catasto, del bene da tassare.
Viene riconosciuta la validità’ di misure quali la
deduzioni, quella di 200 euro per la prima casa, quelle per i figli a carico e
la marcata differenzazione delle aliquote applicabili sull’abitazione principale
e sulla seconda casa, ma va fatto di più, perché «in Italia le tasse sulla
proprietà sembrano aumentare lievemente la povertà». Bruxelles suggerisce
all’Italia di migliorare l’Imu attraverso l’aggiornamento dei valori catastali,
le deduzioni non collegate alle capacita’ reddituale del contribuente, e la
definizione della residenza primaria e secondaria .
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Debbo dire che a volte mi inorgoglisce sentir dire cose che avevo già scritto in precedenza, anche se il Professor Monti, grande economista, continuava a dire nei dibattiti che "in Europa la tassa sulla casa c'è ovunque".
Certo che c'è ma non può essere che non si tenga conto del reddito di chi l'abita.
Una vedova che vive con una pensione di reversibilità del marito, ad esempio, che le viene decurtata quasi del 50% se possiede una casa, come può continuare a vivere nella casa dove ha passato una vita se deve pagare un'IMU che quasi equivale ad un affitto? Si può obbligarla a venderla perché non riesce a sostenere questa tassa? E' assurdo ed ingiusto, socialmente ed umanamente. Dunque, come ho scritto in precedenti post, si deve tener conto del reddito annuo a disposizione della persona che abita nella propria casa.
Questo è un possibile caso. Ma se ne possono portare anche tanti altri.
Da: Famiglia Cristiana.it - Foto Corbisi Dall'articolo: "Uno sguardo profondo sulla vedovanza" 17/05/2010 |
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