Da: UominiDonne.net
La Congregazione Figli dell’Immacolata Concezione, proprietaria dell’Idi, chiede aiuto al Vaticano.
Sono mille e 400 i dipendenti del gruppo Idi,
Istituto dermopatico, San Carlo e Villa Paola di Capranica, che hanno
chiesto aiuto al Vaticano. I vertici della Congregazione hanno
scritto una lettera al Cardinale Tarcisio Bertone, che diventerà a breve
camerlengo plenipotenziario. La crisi si fa sentire anche sull’Idi. A
rischio anche 700 operatori che aspettano il pagamento dalla Regione per il
2012.
Qualche tempo fa si era parlato di mobilità del
personale e del commissariamento. Adesso c’è più speranza per il futuro,
Donato Menichella, segretario nazionale dell’Anmirs, dice: se,
come sembra, quella lettera è stata spedita, ecco un altro segno di una
soluzione possibile a una crisi che sta creando sofferenza ai dipendenti e alle
loro famiglie.
Il sindacato dei medici sono partite il 4 ed il 7
febbraio due istanze al tribunale fallimentare.
Il Recup non sarà chiuso, servizio di
prenotazione telefonico per le prestazioni sanitarie che è gestito dalla
Cooperativo Capodarco. Il presidente Maurizio Matotta, dice: la decisione di
remunerare il lavoro di nostri 700 operatori per tutto il 2012.
Tutta la mia comprensione per chi lavora e non viene pagato o rischia di perdere il lavoro perché l'organizzazione per la quale lavora rischia di chiudere.
Ma questa comprensione deve essere uguale per tutti: piccole e grandi Ditte private che chiudono e mettono in mezzo alla strada operai ma anche competenze di alto livello, cliniche private, Ospedali del Vaticano o di Congreghe religiose.
Se questi ospedali privati hanno svolto lavoro per lo Stato Italiano questo lavoro va pagato. Se l'Ente Pubblico che deve sborsare i soldi è la Regione, deve farlo.
Poi basta però! Se un Bondi, su mandato di un Monti, dice che bisogna tagliare la Sanità e vuole chiudere Reparti ed Ospedali dello Stato Italiano, dove si viene assunti per Pubblico Concorso e non per vie diverse come fanno nelle cliniche di proprietà privata o del Vaticano, allora si paga quello che è dovuto per quanto fatto fino a qui, poi si tagliano le convenzioni con queste strutture perché se non ci sono soldi per gli Ospedali di proprietà dello Stato Italiano NON CI SONO, A MAGGIOR RAGIONE, PER MANTENERE LE STRUTTURE DI PROPRIETA' DELLE CONGREGAZIONI O ENTI RELIGIOSI E DELLO STATO VATICANO!
Che il Vaticano provveda a questi lavoratori!
Lo Stato Italiano, invece, provveda alle sue strutture, riorganizzando meglio, se vuole, controllando gli sprechi là dove ci sono (i mezzi per farlo esistono, basta volerlo)!
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