Roma, 08-02-2013
Quasi tutti i leader promettono di abbassare le tasse in caso di vittoria elettorale, ma è Beppe Grillo quello più credibile secondo il 41% degli italiani. E' quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre.
Circa un italiano su tre (34%) crede che Bersani manterrà fede alla promessa
di alleggerire la pressione fiscale; al terzo posto Antonio Ingroia, il più credibile in tema di abbassamento delle tasse per il 27% degli intervistati. A seguire Berlusconi, con il 26%, e Monti, con il 23%. Chiudono la classifica Maroni e Tremonti, entrambi al 20%.
Grillo: faremo il botto
"E' solo questione di tempo: se non facciamo il botto subito, lo facciamo in autunno. Restando cosi' la situazione, torniamo alle urne fra sei mesi", assicura Beppe Grillo, che in un'intervista al Secolo XIX annuncia di voler "mettere i politici a dieta" per aiutare le piccole imprese. "Lo abbiamo gia' fatto in Sicilia - dice il leader del Movimento 5 Stelle - dove i 15 deputati dell'M5S si sono decurtati lo stipendio del 70% e con la parte restituita finanziano la piccolissima impresa siciliana".
Quanto alla possibile reazione della mafia, "la crisi ha cancellato il voto di scambio. Ti danno il lavoro, ma lo stipendio devi mettercelo tu".
Cosa fare
Sulle prime cose da fare, nel programma dell'M5S "abbiamo 20 punti tra cui il reddito di cittadinanza, la pensione massima a 5mila euro lordi, una sola rete televisiva di Stato senza pubblicità e senza partiti, l'obbligo del Parlamento di discutere le leggi popolari, l'introduzione dei referendum propositivi senza quorum", spiega Grillo, che sulla fiscalità ha gli economisti genovesi Uckmar e Marongiu che stanno ultimando una serie di proposte.
I soldi per rilanciare il Paese non verranno solo dalle grandi opere, ma "anche dai 3 miliardi dei rimborsi elettorali, dal miliardo dei contributi pubblici all'editoria, dai vitalizi,
dai doppi incarichi, dai 98 miliardi di evasione delle slot machine, dai 2,2 miliardi della Tav", dichiara Grillo. In merito all'evasione, "non credo c'entrino i piccoli
imprenditori, io guarderei di piu' alle banche e ai partiti", afferma Grillo.
Mps e il Pd
"Il Pd poteva far cadere il governo Berlusconi sullo scudo fiscale e ha disertato l'aula. Poi succede lo scandalo Monte Paschi e capisci che ci sono dentro fino al collo". Quello di Mps "è il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica", prosegue il leader dell'M5S, che chiede "una commissione d'inchiesta che indaghi sui vertici
del Pd, sia toscano sia nazionale, dal 1995 ad oggi, e che indaghi sui controllori, Banca d'Italia e Consob".
Di Pietro,Grillo?Stima reciproca
Non ci sentiamo nemici e ci sentiamo spesso
07 febbraio, 18:08
(ANSA) -
ROMA, 7 FEB - ''Con Grillo ci sentiamo, ci mandiamo i messaggi normalmente. Non
ci sentiamo avversari politici e ci lega ancora un rapporto di stima''. Lo dice
Antonio Di Pietro all'ANSA FORUM.'' Ha messo insieme il popolo della protesta
per abbattere il sistema, non per sfasciare le vetrine, ma per portarlo alle
urne.Ci differenzia pero' una scelta di fondo: lui vuole arrivare in Parlamento
per fare opposizione, io, invece, ritengo necessario provvedere alla
ricostruzione''.
Se una come me ha deciso di votare il Movimento di Grillo è perché, come tanti, vorremmo fare la rivoluzione e, non potendo ricorrere al sangue per ripulire la "dittatura dei partiti", proviamo a farlo con il voto.
Non condivido tutto quello che dice Grillo. L'ho scritto e lo ripeto, ma la scelta è non votare come fanno persone che conosco da anni e come ho fatto anch'io per anni fino a che tornai, nel 2008, a dare fiducia a Di Pietro.
Fiducia che ha perso totalmente per quanto mi riguarda e non l'ha persa per un fatto o due, ma per una serie di fatti e fatterelli sparsi in tutta la penisola là dove c'erano i centri di potere di Italia dei (S)Valori.
Spero che Grillo e quelli del suo Movimento non si alleino MAI con la congrega Ingroia-Di Pietro, altrimenti per me finiranno male pure loro.
Grillo agita la bandiera della Sincerità... Di Pietro ha dimostrato con i fatti, creando una vera diaspora dei suoi, che sincero non è.
Che dichiarasse pure la sua stima per Grillo il molisano, io invece stimo i giovani, le forze nuove che sperano di cambiare le cose marce attraverso il Movimento, ma non dicesse il molisano che Grillo " vuole fare opposizione, io, invece, ritengo necessario provvedere alla ricostruzione".
Se quelli del Movimento riuscissero a fare quello che ho evidenziato sopra, nell'articolo di RAINews24, non farebbero opposizione ma una vera rivoluzione, un vero cambiamento, quello che lui non ha mai voluto fare perché si è preso i milioni di euro del finanziamento pubblico, perché mi è stato fatto notare dai più attenti che usciva "casualmente" dall'Aula quando c'era da votare certe cose contro le quali "a parole" tuonava ecc. ecc. ecc..
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