Da: La Stampa.it 03/02/2013 - giuseppe salvaggiulo - torino
Nella foto il Giudice Priore
Le figlie del patron
dell’Itavia:
“La compagnia fu distrutta”
Chiesti 500 milioni di danni allo Stato, deciderà la Cassazione
“La compagnia fu distrutta”
Chiesti 500 milioni di danni allo Stato, deciderà la Cassazione
Presi io il telefono. Era mio padre, disse solo: è
caduto un aereo. Cominciò così il nostro incubo. Non vediamo l’ora che finisca».
Sono passati quasi 33 anni da quella telefonata ma Tiziana, figlia di Aldo
Davanzali, proprietario della compagnia aerea Itavia cui apparteneva il DC9
precipitato il 27 giugno 1980 nel mare di Ustica, non la dimenticherà mai. Nei
prossimi mesi la Cassazione dovrà pronunciarsi sulla causa civile che Davanzali,
morto nel 2005 dopo aver perso azienda e patrimonio personale, presentò dopo il
disastro i ministeri della Difesa e dei Trasporti. «Disse subito che era stato
un missile - ricorda la figlia -. Non solo non fu creduto, ma incriminato per
questo». La recente sentenza che ha condannato lo Stato a risarcire i parenti di
alcuni passeggeri per non aver garantito la sicurezza dei voli consentendo
l’abbattimento dell’aereo con un missile, ha restituito a Tiziana e a sua
sorella Luisa una speranza che l’incubo possa finire «ristabilendo la
verità».
Sono vicende che gridano vendetta di fronte agli occhi di Dio, qualora esistesse!
Quest'uomo, Aldo Davanzali, non aveva fatto nulla, era una vittima, dopo i morti senz'altro la VITTIMA!
E' incredibile che in uno Stato che è uscito da una guerra rovinosa e vergognosa, che ha faticosamente riconquistato un'economia e una dignità, grazie al lavoro di tutti gli italiani, ci siano persone che, grazie al Potere di cui possono disporre, impongono la CANCELLAZIONE DELLA VERITA' PEGGIO CHE SE CI FOSSE UNA DITTATURA COME QUELLA CHE PORTO' L'ITALIA ALLA ROVINA!
E che non si fermino davanti a nulla pur di nascondere tale verità che TUTTI comunque hanno capito!
Non c'è giustificazione logica per una simile scellerata scelta! A parte la coscienza sporca di chi avvertì Gheddafi e la rabbia di chi, per questo, non riuscì ad abbattere il suo aereo.
Probabilmente chi aveva preparato quell'attentato aveva avvertito colui o coloro che fecero la soffiata a Gheddafi e fu per questo, per il suo o loro tradimento, che si è cercato di insabbiare tutto.
Perché, se una potenza straniera avesse deciso autonomamente di compiere tale agguato sui cieli italiani e se ne fossimo venuti a conoscenza solo tramite i nostri Servizi, facendo la scelta di avvertire il libico per gli interessi economici che legavano la Libia all'Italia, soprattutto per l'approvvigionamento energetico, non avremmo avuto ragione di nascondere il nostro gesto, anzi, avremmo potuto rivendicare danni e diritti a quel Paese che si era permesso di fare un'azione di guerra sul nostro spazio aereo!
Diversamente, qualora ci fosse stato un accordo con tale Paese, poi tradito, non avremmo avuto nulla da rivendicare e da riportare alla luce del sole, giacché quel Paese avrebbe potuto sputarci in faccia ed accusarci di tutti i guasti conseguenti quel tradimento: morti e rovina di una Compagnia aerea italiana!
Non ci meritiamo questi Uomini di Potere che decidono sopra le nostre teste.
Davanzali è morto dopo aver perso il suo lavoro, le sue fortune personali ed essere finito sotto accusa per aver detto quello che hanno a poco a poco capito tutti!
In questo Paese vengono distrutte le vittime e nascosti i carnefici i quali dovrebbero non solo finire sotto inchiesta, lo chiede la Storia, ma dovrebbero pagare con i loro ricchi patrimoni personali fino all'ultimo centesimo, patrimoni costruiti proprio con l'esercizio del Potere.
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