Da: PUPIA, la tua informazione
ROMA. Per la quarta volta in cinque anni (due nel 2008, una nel 2012)
con una sentenza che al massimo arriverà dopo l'estate la Corte Costituzionale
sarà chiamata a pronunciarsi sulla legittimità della legge elettorale in vigore,
il cosiddetto Porcellum.
La Cassazione infatti ha ritenuto
non manifestamente infondate le questioni di legittimità sollevate in un ricorso
sulla legge elettorale 2005 e ha disposto l'immediata trasmissione degli atti
alla Consulta.
Finora le Camere hanno ignorato la
pressante raccomandazione di “modificare la legge elettorale”, con la quale i
cittadini italiani sono stati chiamati a votare alle scorse elezioni politiche e
che dovrebbe essere uno dei nodi principali da sciogliere oggi data
l'eventualità più che probabile di un ritorno alle urne in tempi brevi. La Corte
di Cassazione, in sostanza, boccia il cosiddetto premio di maggioranza, previsto
sia alla Camera che al Senato, con argomentazioni diverse.
I giudici della suprema Corte hanno
dichiarato “rilevanti e non manifestamente infondate”, si legge nell'ordinanza
interlocutoria in relazione alla Costituzione italiana e alla Convenzione
europea dei diritti dell'uomo “le questioni di legittimità costituzionale”
sollevate dall'avvocato Aldo Bozzi.
La Cassazione avanza anche dubbi di
costituzionalità sul meccanismo delle cosiddette 'liste bloccate' e chiede alla
Consulta di esprimersi su ''un voto che non consente all'elettore di esprimere
alcuna preferenza''.
È quanto si legge nell'ordinanza
interlocutoria depositata venerdì. Il Pdl è d'accordo sulla necessità di
procedere a ritocchi light del Porcellum sulla base delle “prescrizioni della
Corte costituzionale”, afferma il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta, che tuttavia si dice
contrario all'ipotesi di reintrodurre le preferenze.
Anna Finocchiaro del Pd, invece, dice:
“È evidente e noto che noi abbiamo una legge elettorale probabilmente
incostituzionale. C'è una sentenza della Corte costituzionale che dice cose
precise riguardo al Porcellum e le motivazioni dell'ordinanza di oggi della
Cassazione sono chiarissime”.
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La Legge, denominata giornalisticamente Porcellum, è manifestamente contraria ad alcuni dettati costituzionali.
Ciò nonostante ce l'abbiamo dal 2005 e consentiamo che faccia guasti che rendono il Paese, già oppresso da problemi economici, ingovernabile.
La lentezza a risolvere codesto problema è criminale e dimostra il menefreghismo di chi ha in mano il Potere in Italia.
Per tutto il tempo del Governo Monti, nonostante i richiami del Capo dello Stato, non l'hanno cambiata e, anche ora, si aspetta l'ennesima pronuncia della Corte Costituzionale per darci una Legge che non calpesti i diritti costituzionali.
Chi ostacola questi diritti dei cittadini di poter veramente scegliere da chi essere governati?
Se vi è chiaro non votate quella parte politica!
Ma ormai dispero che tutti gli italiani vogliano la stessa cosa. Penso che ci sono servi che non vogliono i diritti, ma solo i favori e la libertà di poter fare come gli pare, senza controlli e senza sanzioni.
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