Da: Wikipedia - Biografia di Daniela Garnero già coniugata Santanché (Cuneo, 7 aprile 1961)
Figlia di Ottavio,
imprenditore cuneese titolare di un'agenzia di spedizioni (la Unione Corrieri
Cuneesi), è seconda di tre fratelli. Terminato il liceo, si trasferisce a Torino per frequentare il corso di laurea
in scienze politiche. Poco più tardi sposa Paolo
Santanchè, chirurgo estetico, e si impiega nella società del marito con compiti
amministrativi.
Laureatasi in scienze politiche[2], nel 1983 fonda una società di marketing. Tra il 1992 e il 1993
partecipa a un corso di formazione imprenditoriale della Sda Bocconi, erroneamente
descritto come master nella biografia della Santanchè riportata sul sito
internet del Governo Berlusconi IV[3].
Nel 1995 lascia il marito (di cui decide comunque di mantenere
il cognome) per l'ingegnere Canio
Giovanni Mazzaro, imprenditore farmaceutico potentino, presidente della Pierrel, da cui ha un figlio nel 1996. Secondo la
stampa, dopo la separazione con Mazzaro è stata legata all'uomo d'affari Luigi Bisignani; ora è
legata sentimentalmente al giornalista Alessandro Sallusti[4].
Daniela Garnero (ex Santanché) |
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Ospiti nella trasmissione di RAI 3 "Agorà", alcune mattine fa, c'erano la giornalista del quotidiano "La Stampa" Tonia Mastrobuoni e la deputata del Parlamento Italiano Daniela Garnero, giornalisticamente chiamata con il cognome dell'ex marito (che evidentemente glielo consente) Santanché.
Perché la precisazione: ma perché, marito compiacente o meno, nel lavoro ed in ogni attività pubblica siamo presenti sempre e comunque con il cognome di nascita, come da dati anagrafici.
La deputata Daniela Garnero è una donna intelligente, indubbiamente, ha le sue idee che, alla Voltaire, ritengo professi con acume ed abilità, nei duelli televisivi con chi non la pensa come lei a cui partecipa.
Sempre elegantissima, rampante, tutta in tiro. Perfetta.
Eppure... eppure... ciascuno ha i propri gusti, indubbiamente, ed io guardavo i suoi tacchi a trampoli, così scomodi ed aggressivi, come in fondo è lei dietro il mieloso sorriso alla Crudelia Demon e, nel contempo, guardavo il classico mocassino senza tacco calzato da Tonia Mastrobuoni e notavo lo stile diverso.
Tonia così sobria, nell'eloquio come nella "mise", così sinceri i suoi occhi che la telecamera implacabilmente svela... Le sue parole così autentiche perché legate all'espressione di quegli occhi... Contro il sorriso di Daniela che non accorda con la lama dello sguardo...
Io sento rassomigliare al tipo umano Tonia...
2 commenti:
e brutto e fa skifo
Chissà cosa voleva dire l'Anonimo commentatore: cosa è brutto e cosa fa schifo?
E' brutto il post? Non gradisce il commento sulla deputata e le sue scarpe? E' una donna che ama e porta lo stesso tipo di scarpa?
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