Da: Il Sole 24 Ore
di Maria Carla De Cesari con un articolo di Emiliano Sgambato
Il Fisco controlla meglio il territorio: si è ufficialmente concluso il censimento delle case fantasma, che finora si erano sottratte a qualsiasi tassazione. Lo annuncia l'agenzia delle Entrate con un comunicato in cui fa il bilancio dell'operazione. Oltre 1,2 milioni di unità immobiliari sono entrate nel data base del Catasto: 769mila con rendita definitiva e 429mila con valore ancora presunto (quello definitivo verrà attribuito dopo un contraddittorio con i proprietari). Il risultato è in linea con le stime, anche se l'operazione è stata più lunga del previsto: a marzo 2012, infatti, si prevedeva di chiudere entro l'estate.
Comunque, quello che conta adesso sono i risultati: gli immobili fantasma accatastati valgono 537 milioni di euro, cui si devono aggiungere 288 milioni di euro come rendite presunte. Nel caso in cui queste ultime fossero confermate, nelle casse dello Stato potrebbero affluire 589 milioni di euro, fa sapere l'agenzia delle Entrate.
L'operazione di regolarizzazione delle case fantasma si è svolta in due tempi: la prima con un appello ai proprietari per la regolarizzazione, la seconda con l'attribuzione d'ufficio delle rendite per gli immobili che ancora mancavano al censimento. Quest'ultima parte dell'operazione è stata resa possibile dall'incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall'Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, per riscontrare e individuare gli immobili presenti sul territorio ma non sulle mappe fiscali.
L'operazione di regolarizzazione delle case fantasma si è svolta in due tempi: la prima con un appello ai proprietari per la regolarizzazione, la seconda con l'attribuzione d'ufficio delle rendite per gli immobili che ancora mancavano al censimento. Quest'ultima parte dell'operazione è stata resa possibile dall'incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall'Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, per riscontrare e individuare gli immobili presenti sul territorio ma non sulle mappe fiscali.
SICURAMENTE LE IMMAGINI AEREE DELL'AGEA SONO PIU' UFFICIALI DI QUELLE DI GOOGLE, PERO' GIA' DA ESSE, ANCHE SE AGGIORNATE IN ALCUNI CASI A 4 ANNI FA, SI POTEVANO VEDERE LE CASE FANTASMA PER IL FISCO.
SPERIAMO CHE FINALMENTE IL RICCO PAGHI PIU' DEL POVERO.
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