Vicariato: non in chiesa. Marino: no a funerali solenni
Priebke, è scontro sui funerali a Roma
L'ex capitano delle SS, morto all'età di 100 anni, era stato condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Nell'ultima intervista choc aveva detto: "L'Olocausto? Propaganda"
Una scritta sotto casa di Erik Priebke a Roma
Roma, 12 Ottobre 2013
Si svolgeranno a Roma, probabilmente martedì, i funerali di Erich Priebke, l'ex ufficiale delle SS morto nella capitale all'età di 100 anni. La cerimonia funebre sarà celebrata in una chiesa del centro della Capitale. Lo ha riferito Paolo Giachini, avvocato di Priebke. Il sindaco capitolino, Ignazio Marino, ricordando "che Roma è una città antinazifascista", ha fatto sapere che in accordo con Prefettura e Questura "vieterà qualsiasi forma di celebrazione in forma solenne" dei funerali di Priebke. Il Vicariato inoltre sottolinea che non sono previste esequie in una chiesa romana, smentendo così quanto dichiarato dal legale dell'ex SS.
Anniversario della deportazione degli ebrei
Se saranno confermati, i funerali dell'SS Erich Priebke si svolgeranno alla vigilia dell'anniversario della deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943. Quest'anno è il 70esimo anniversario della razzia.
Se saranno confermati, i funerali dell'SS Erich Priebke si svolgeranno alla vigilia dell'anniversario della deportazione degli ebrei dal Ghetto di Roma, avvenuta il 16 ottobre 1943. Quest'anno è il 70esimo anniversario della razzia.
L'Argentina aveva rifiutato la salma
Il ministro degli esteri dell'Argentina Hector Timerman aveva dato ordine "di respingere ogni procedura che possa permettere l'ingresso nel paese del corpo del criminale Erich Priebke". Lo aveva reso noto il ministero, precisando che "gli argentini non accettano questo tipo di offese alla dignità dell'uomo". Priebke voleva essere sepolto accanto alla moglie a Bariloche, nella città argentina dove si era rifugiato anni fa.
Che il suo solerte avvocato lo riporti in Germania e che abbiano la decenza di fargli lì il funerale.
Anche l'Argentina che, evidentemente con governanti diversi da quelli di oggi, lo aveva accolto e protetto consentendogli di sottrarsi alla Giustizia, non lo vuole.
Non è civiltà imporcelo anche da morto, dopo una detenzione comoda, prima in convento a Frascati dove ebbe sede l'alto comando tedesco, poi ai domiciliari!
Dalla Germania è venuto ad uccidere e nella Germania torni!
Oggi non è più "quella Germania" ma è pur sempre la sua patria.
Per un malinteso senso ipocrita di civiltà si stanno calpestando i morti innocenti e coloro che quel dolore non lo hanno dimenticato mai.
Basta! Anche perché menti criminali ed imbecilli hanno la follia di esaltare un simile essere e quello che rappresenta: vedasi le scritte orribili come quella riportata in foto!
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