Il Comune di Roma non riesce a garantire il diritto
all'acqua:
ancora distacchi dell'acqua a chi rispetta il
referendum
Per la seconda volta in un mese cittadini e attivisti dell'acqua pubblica hanno chiesto in Aula Giulio Cesare un intervento urgente dell'amministrazione capitolina nei confronti della sua “controllata” Acea Ato2 in merito all'ennesimo distacco idrico.
Da più di due giorni le 12 famiglie di Via d'Aste, tra cui anziani, bambini piccoli, e due inquilini in condizioni di disabilità, si trovano senz'acqua semplicemente per aver pagato il servizio nel rispetto della legge e della volontà popolare, decurtando dalla bolletta la voce "remunerazione del capitale", abrogata dai referendum di giugno 2011. L'azienda idrica “romana”, unica in Italia, ha evidentemente deciso di rispondere con i distacchi alla campagna di "obbedienza civile" lanciata dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua dopo la vittoria referendaria.
Per il governo capitolino però né il possesso del 51% delle quote di Acea,
né il ruolo di amministratore della città sembrano essere sufficienti per
garantire il rispetto di due fondamentali diritti: il diritto all'acqua e il
rispetto della democrazia, nonostante la mozione (n. 25) approvata lo scorso 12
settembre in cui si legge testualmente “l'Assemblea di Roma Capitale impegna
il Sindaco e la sua Giunta ad intervenire con un atto politico ed efficace sulla
questione dei distacchi idrici per morosità, affinché Acea Ato2 cessi una
pratica lesiva di un diritto umano;”.
La necessità di un atto politico forte è stata messa in evidenza nei giorni scorsi dalle stesse dichiarazioni della dirigenza di Acea proprio in risposta ad una lettera del Sindaco: «Se la società è quotata in Borsa, è obbligo di legge degli amministratori perseguire l’interesse degli azionisti», concetto più o meno ripreso da Suez SpA, secondo socio privato di Acea. E i cittadini? Evidentemente vengono molto dopo nella scala di priorità di Acea SpA, e le centinaia di distacchi in atto nella città lo dimostrano.
Da parte nostra ricordiamo che la strada per il rispetto dei diritti e della
volontà dei cittadini romani è già stata indicata con la proposta di
ripubblicizzazione di Acea, unica strada per rimettere al centro dell'attività
di Acea l'interesse dei cittadini.
Nel frattempo, al condominio di Via d'Aste, continua la privazione di un diritto fondamentale.
Nel frattempo, al condominio di Via d'Aste, continua la privazione di un diritto fondamentale.
Roma, 09 Ottobre 2013
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Simona Savini 3494136733
Cinzia Di Napoli 3333612517
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