Da: La Stampa.it
Elezioni Politiche 2013 27/02/2013 - reportage
milano - michele brambilla
Il fiasco perfetto della sinistra che non seduce la Lombardia
La scenografica sede della Regione
Lombardia è stata teatro negli ultimi mesi di numerosi scandali legati alla
corruzione spese ingiustificate e legami con la criminalità
Nonostante scandali,
tangenti e indagini il voto del “Nord produttivo” resta
a destra
La sconfitta perfetta si materializza verso le quattro
del pomeriggio quando le proiezioni fanno capire che non c’è speranza per
Umberto Ambrosoli. Dopo la delusione per la mancata vittoria alle politiche, per
il centrosinistra arriva la resa in Lombardia. È la sconfitta perfetta perché
non era facile perdere anche qui. D’accordo: la Lombardia è da almeno vent’anni
un feudo del centrodestra; e Roberto Maroni è certamente un candidato forte. Ma
non era ugualmente facile perdere.
Non era facile perdere contro una coalizione che ha
quasi dimezzato i voti nel giro di pochi anni (dal 2008 se si guardano le
politiche, dal 2010 se si guarda alle regionali). E non era facile perdere dopo
che la giunta uscente era stata spazzata via, con ignominia, dalla magistratura,
alla fine di una serie di scandali senza precedenti. Scandali che non hanno
lasciato praticamente superstiti nella vecchia maggioranza di centrodestra: del
numero di inquisiti, ormai da un pezzo, s’è addirittura perso il conto.
Quante volte abbiamo visto riconfermata una maggioranza
inquisita per tangenti, ’ndrangheta, voto di scambio, allegre note spese? Di
solito, la parte politica che raccoglie l’eredità di una giunta così sciagurata,
si rassegna a passare il testimone. Così è successo, ad esempio, nel Lazio. Ma
in Lombardia no. In Lombardia il centrosinistra non è riuscito a vincere
nonostante l’ancora fresca memoria dei tuffi dallo yacht di Daccò. Nonostante il
crollo della Lega. Nonostante la forte flessione del Pdl. Per questo è la
sconfitta perfetta.
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Come nella vita di tutti i giorni le persone che hanno una morale e dei valori scoprono che queste virtù non necessariamente attirino simpatia e considerazione e ogni giorno si debbono stupire di vedere come, invece, persone la cui condotta di vita è scorretta non suscitino ripulsa, anzi, una certa comprensione ed indulgenza, così è nelle scelte dei nostri rappresentanti in politica.
Ambrosoli è un giovane uomo cresciuto con Valori di cui suo padre ha dato coraggiosa e dignitosissima testimonianza facendo il suo dovere fino in fondo pur sapendo che per farlo era a rischio della vita, tanto da lasciare alla sua giovane sposa una raccomandazione sull'educazione dei loro figli, temendo realisticamente che, per fare il suo lavoro onestamente, probabilmente non li avrebbe visti crescere. Quante coscienze al posto suo si sarebbero piegate alle minacce e tirate indietro avendo a disposizione mille possibili scuse di fronte a sé stesse? Tante sicuramente.
Ed ecco che la maggior parte del popolo lombardo gli preferisce un uomo che, certamente, non poteva ignorare i comportamenti disinvolti dei Belsito, dei Bossi, della "badante" di Bossi sul denaro degli Italiani, messo a disposizione del loro partito in seguito ad una legge truffa nei riguardi degli Italiani medesimi, che si erano espressi con un referendum in modo chiarissimo!
I Lombardi preferiscono un uomo che, quando era Ministro degli Interni, NON ha sciolto un Consiglio Comunale infiltrato dalla criminalità organizzata con prove riportate in una lunga e corposa relazione redatta dal Prefetto Frattasi.
I Lombardi, in maggioranza, sono come quelle persone che vediamo ogni giorno nei fatti della nostra piccola vita quotidiana, i quali non lesinano la loro simpatia per gente palesemente disonesta e antipatia per chi si comporta troppo bene!
Questi sono gli uomini e questi sono i risultati.
Nel Lazio, come dichiarato, ho votato lo sconosciuto Davide Barillari. Ritengo Zingaretti un ipocrita come tanti altri politici. Uno che si muove e fa le cose giuste solo se stimolato, oppure proprio non le fa. La convenienza è l'unico motore, non l'applicazione delle regole.
Storace ha preso molti voti, anche se, per fortuna non è tornato a far crescere ancora il debito della nostra saccheggiata Sanità.
Però tanta gente, nonostante quello che ha fatto quando è stato Governatore del Lazio, lo ha votato di nuovo!
Ecco che si ripete in grande quello che constatiamo in piccolo ogni giorno!
Coscienze adattabili, che si aggiustano la realtà trovando giustificazioni di ogni tipo...
Nessun rigore. Perché il rigore è scomodo. Esige che anche tu devi comportarti sempre bene! Che fatica! Meglio essere elastici, su via!
Ed ecco che persino Berlusconi viene premiato a livello nazionale da tanti Italiani!
Questo è il Paese.
Infine il solito aneddoto personale: ieri sera un nostro amico statunitense ci ha scritto chiedendoci: "I was surprised by how well Berlusconi's party did in the Senato. Why does
anyone vote for that man or his part?"