Come Don Abbondio ignorava chi fosse Carneade, debbo dire che io ignoravo chi fosse il robusto e franco uomo in maniche corte e maglietta bianca che è entrato a metà trasmissione, quale ospite, nello studio di Agorà di RAI3 il 22 ottobre scorso, e si è beccato subito con Bonanni facendolo indispettire: dunque mi è diventato immediatamente simpatico.
Dopo una ricerca scopro che è stato Consigliere Comunale a Roma ma, nonostante sia stato rieletto nelle liste di SEL, è stato escluso in base alla Legge Severino!
Legge Severino, il Tar del Lazio respinge il ricorso di Andrea ‘Tarzan’ Alzetta
Vana la speranza di Silvio Berlusconi di poter contare su un caso analogo al suo: il consigliere comunale eletto tra le file di Sinistra ecologia e libertà non tornerà in Campidoglio
I giudici della sezione seconda bis del Tar
del Lazio, presieduta da Eduardo Pugliese, hanno
respinto il ricorso in materia elettorale legato alla legge Severino di
Andrea Alzetta, detto ‘Tarzan’. Candidato con Sel alle ultime
elezioni comunali di Roma, Alzetta non era stato ammesso all’Assemblea Capitolina nonostante
risultasse eletto, perché oggetto di una condanna definitiva e dunque
giudicato incandidabile in base alla legge Severino. Con
dispositivo di sentenza, il Tar ha respinto il ricorso di
‘Tarzan‘, che dunque non tornerà a occupare uno scranno in aula
Giulio Cesare.
Alzetta chiedeva l’annullamento dell’atto di proclamazione degli eletti in
Campidoglio, in cui viene dichiarato incandidabile in virtù di
una condanna a 2 anni del 2006, per aver partecipato a degli scontri di piazza a
Roma nel 2001. Il Tar del Lazio avrà dieci giorni per depositare la sentenza,
con la quale si conosceranno le motivazioni che hanno indotto i
giudici a ritenere applicabile ad Alzetta le norme della legge Severino. I
legali di ‘Tarzan’ avevano anche sollevato l’eccezione di
costituzionalità, perché la legge disciplina in modo più severo
l’incandidabilità di chi intende entrare nelle assemblee elettive degli enti
locali rispetto a chi vuole farlo in Parlamento, configurando una normativa
discriminatoria. Pure su questo i giudici dovranno pronunciarsi, ma in ogni caso
la decisione non dovrebbe costituire un precedente utile alla causa del senatore
Silvio Berlusconi. Come già affermato in passato dallo stesso
Alzetta, infatti, l’eccezione di costituzionalità da lui sollevata non riguarda
la retroattività della legge Severino ma quella disparità di
trattamento tra i candidati alle elezioni comunali e i candidati a quelle
nazionali ed europee.
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