Questo video è stato mandato ieri sera, 3 dicembre 2013, sulla rete "Italia UNO" di Mediaset nella trasmissione "Le Iene". Basta cliccarvi sopra e vedrete con quale protervia, come se fosse un diritto, tanta gente ruba lo stipendio pagato con le tasse dei cittadini che le pagano (poi ci sono gli evasori che rubano in altro modo: usufruendo dei servizi ed altro che pagano i soli contribuenti).
Questo malcostume è visibile anche in altre strutture dello Stato, non soltanto nel Comune di Napoli, e sarebbe inutile e lungo farne l'elenco.
A questa sfacciata protervia delinquenziale si aggiunge l'assenteismo coperto da finte malattie, finti infortuni sul lavoro, che sono altri modi per intascare un introito mensile sicuro senza doversi recare al lavoro.
I medici non sono sempre conniventi ma, per certi particolari "infortuni" non documentabili da lastre o esami clinici che possano provare ed accertare il conseguente "malessere", sono costretti a certificare quello che il paziente dice di "sentire", anche per mettere sé stessi al riparo da eventuali sottovalutazioni del danno che il "lavoratore" denuncia.
Dunque non soltanto la classe politica e dirigenziale deruba il popolo, ma anche questi ignobili profittatori al riparo del "posto statale sicuro".
Questo in una Italia dove gente qualificata il lavoro non lo trova, oppure, quando lo ha ma non è statale, vive nella paura di perderlo e subisce per questo sfruttamento che non può certo denunciare ai sindacati perché rischierebbe di non vivere più. Ci sono mille modi per fiaccare un lavoratore, mille tecniche che si possono riassumere nella parola tanto di moda "mobbing", fino al punto da indurre il lavoratore alle dimissioni per non morire.
I sindacati sono esperti nel difendere gli assenteisti, gli infingardi, quando non addirittura i truffatori come nel caso, non raro, documentato da "Le Iene". Chi lavora veramente senza difese è il lavoratore del privato, il quale è solo.
Anche quando si riesce a documentare con prove inconfutabili il reato commesso da questi parassiti della società, trovano incredibilmente magistrati che li reintegrano nel posto di lavoro indegnamente ricoperto. E' accaduto molte volte.
Questo mina la struttura di un Paese: nessuno paga, dall'alto in basso.
La corruzione vince con l'assenso dei magistrati che non ratificano il licenziamento.
Prova ne è che il filmato mandato in onda ieri è successivo a quanto già accaduto in corso d'anno e sempre nello stesso posto: il Comune di Napoli. Segno inequivocabile della sicurezza di queste persone, come di altre, che nulla accade di definitivo a loro danno... Tutto si risolverà con un nulla di fatto e loro non li caccerà via nessuno.
Dal sito ufficiale di Luigi De Magistris, sindaco di Napoli
del 19/07/2013
14 dipendenti del Comune di Napoli e un privato cittadino sono stati arrestati dalla Polizia Municipale nell'ambito di un'indagine condotta dalla stessa Polizia Municipale e coordinata dal Procuratore Aggiunto Greco e dal P.M. Novelli della seconda Sezione della Procura della Repubblica di Napoli.
L'indagine ha preso le mosse da un servizio di Luca Abete di Striscia la Notizia mandato in onda nel mese di aprile 2013; il filmato originale era stato richiesto dal Comandante della Polizia Municipale Attilio Auricchio che in qualità di Direttore Generale era stato intervistato dal giornalista di Mediaset.
Il servizio http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?17556
Le riprese di Striscia - realizzate con telecamera nascosta - evidenziavano che, all'interno dei locali marcatempo-rilevatori della presenza per il personale del Comune di Napoli, diverse persone effettuavano la timbratura in entrata ed in uscita, utilizzando più di un badge: in alcuni casi due, in altri tre.
Dall' attenta analisi del filmato, si accertava che le riprese erano state effettuate in Piazza Cavour n. 42, nell' androne posto al piano terra dell'ingresso laterale (prospiciente Via M. Longo) dell'immobile di proprietà del Comune di Napoli che ospita i servizi comunali.
L'Amministrazione comunale dopo aver richiesto ed ottenuto il filmato " non pixellato " informava l'Autorità giudiziaria; s u disposizione della Procura della Repubblica veniva così installata, debitamente occultata, una microcamera fissa, puntata su due dispositivi marcatempo per il personale dipendente del Comune di Napoli; le videoriprese, venivano poi acquisite e registrate su PC ubicato presso gli uffici della Polizia Municipale .
La visione delle riprese evidenziava sin da subito che molti soggetti risultavano in possesso di diverse tessere badge e - in modo abituale, sistematico e regolare - realizzavano timbrature multiple. Dopo tre mesi di serrate indagini, anche tecniche ed appostamenti, si è deciso di intervenire stamani in più turni di lavoro. Le operazioni sono iniziate alle ore 4,00 e sono ancora in corso. Sono state arrestate in flagranza di reato 15 persone e tradotte nelle carceri di Poggioreale e Pozzuoli .
I reati contestati sono gli artt. 110 (concorso) 640 cc. 1, 2 n. 1 c.p. e art. 61 n. 9 c.p.) truffa aggravata- 340. c.p. ( interruzione di un ufficio o servizio pubblico) 494 c.p. ( sostituzione di persona) art. 81 c. 2 c.p. ( condotta continuata ) art. 55 quinquies D. lgs 165/2001 ( false attestazioni o certificazioni).
I quattordici dipendenti arrestati appartengono ai Servizi Fognature, Statistica, Sicurezza abitativa, Terza Municipalità, Napoliservizi
Saranno stati licenziati definitivamente?
E' difficile crederlo se ieri, 3 dicembre 2013, "Le Iene" hanno potuto dimostrare con altri filmati che la truffa ai danni dello stato continua.