Isola del Giglio
Concordia, sub spagnolo muore incastrato tra le lamiere durante i lavori sotto il relitto
Si sarebbe tagliato a una gamba rimasta incastrata in una lamiera e poi sarebbe morto per dissanguamento e conseguente scompenso cardiaco
Isola del GiglioUn sommozzatore spagnolo di 40 anni, Israel Franco Moreno, è morto mentre stava lavorando sotto il relitto della Costa Concordia all'Isola del Giglio.
L'incidente è avvenuto questo pomeriggio nell'area del cantiere. Secondo le prime ricostruzioni pare che sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un'immersione dedicata a operazioni preliminari all'installazione sul lato di dritta della nave dei cassoni, che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento.
Il subacqueo è stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave. L'uomo probabilmente si è tagliato a una gamba rimasta incastrata in una lamiera e poi sarebbe morto per dissanguamento e conseguente scompenso cardiaco.
La Procura starebbe valutando l'ipotesi di un eventuale sequestro del cantiere
La salma del sommozzatore è stata trasferita all'Ospedale di Orbetello a disposizione dell'autorità giudiziaria. La Procura di Grosseto dovrebbe affidare nei prossimi giorni a un medico legale l'esame autoptico. La Procura sta inoltre valutando l'ipotesi di un eventuale sequestro del cantiere dove è avvenuto l'infortunio sul lavoro.
Il sindaco dell'isola: "Questa tragedia ha strappato ancora una volta una vita umana"
"Siamo estremamente dispiaciuti e addolorati nell'aver appreso questa notizia che rende ancora più dolorosa una vicenda in cui tutti siamo impegnati, per le nostre rispettive competenze, a vedere risolta quanto prima. Questa tragedia ha strappato ancora una
volta una vita umana. Alla famiglia della povera vittima il cordoglio di tutta la comunità gigliese". Queste le parole del sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, per la morte del sub.
Cordoglio anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha espresso vicinanza alla famiglia e a tutti i colleghi dell'uomo.
Gli altri incidenti nel cantiere
Ci sono già stati incidenti sul lavoro al personale del cantiere della Costa Concordia, ma il decesso di oggi è il primo infortunio mortale che avviene al Giglio durante operazioni tecniche al relitto.
Il 26 aprile 2013 un altro sub impegnato nei lavori alla Costa Concordia era morto, ma avvenne per cause naturali e non per un incidente di lavoro: la vittima era un filippino di 54 anni trovato morto nella doccia della sua camera a bordo della nave albergo che ospita il personale. Risultò che la sua ultima immersione risaliva a oltre 36 ore prima della morte e anche per questa distanza di tempo non fu collegata alle attività subacquee.
Nel cantiere della Concordia ci sono stati, invece, feriti per infortuni sul lavoro. Il 23 aprile 2013 un medico di 42 anni, in assistenza ai sub del cantiere, cadendo all'indietro da una scaletta di un rimorchiatore riportò un trauma cranico e si fratturò la clavicola. Il 24 maggio 2013 un operaio inglese di 30 anni rimase ferito mentre erano in corso operazioni di trivellazione, rimanendo lievemente schiacciato su una piattaforma.
L'incidente è avvenuto questo pomeriggio nell'area del cantiere. Secondo le prime ricostruzioni pare che sia rimasto incastrato tra le lamiere mentre era impegnato in un'immersione dedicata a operazioni preliminari all'installazione sul lato di dritta della nave dei cassoni, che dovranno riportare la Concordia in galleggiamento.
Il subacqueo è stato immediatamente soccorso dallo staff medico e paramedico del cantiere e successivamente dal personale del 118, ma la situazione è apparsa subito grave. L'uomo probabilmente si è tagliato a una gamba rimasta incastrata in una lamiera e poi sarebbe morto per dissanguamento e conseguente scompenso cardiaco.
La Procura starebbe valutando l'ipotesi di un eventuale sequestro del cantiere
La salma del sommozzatore è stata trasferita all'Ospedale di Orbetello a disposizione dell'autorità giudiziaria. La Procura di Grosseto dovrebbe affidare nei prossimi giorni a un medico legale l'esame autoptico. La Procura sta inoltre valutando l'ipotesi di un eventuale sequestro del cantiere dove è avvenuto l'infortunio sul lavoro.
Il sindaco dell'isola: "Questa tragedia ha strappato ancora una volta una vita umana"
"Siamo estremamente dispiaciuti e addolorati nell'aver appreso questa notizia che rende ancora più dolorosa una vicenda in cui tutti siamo impegnati, per le nostre rispettive competenze, a vedere risolta quanto prima. Questa tragedia ha strappato ancora una
volta una vita umana. Alla famiglia della povera vittima il cordoglio di tutta la comunità gigliese". Queste le parole del sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, per la morte del sub.
Cordoglio anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha espresso vicinanza alla famiglia e a tutti i colleghi dell'uomo.
Gli altri incidenti nel cantiere
Ci sono già stati incidenti sul lavoro al personale del cantiere della Costa Concordia, ma il decesso di oggi è il primo infortunio mortale che avviene al Giglio durante operazioni tecniche al relitto.
Il 26 aprile 2013 un altro sub impegnato nei lavori alla Costa Concordia era morto, ma avvenne per cause naturali e non per un incidente di lavoro: la vittima era un filippino di 54 anni trovato morto nella doccia della sua camera a bordo della nave albergo che ospita il personale. Risultò che la sua ultima immersione risaliva a oltre 36 ore prima della morte e anche per questa distanza di tempo non fu collegata alle attività subacquee.
Nel cantiere della Concordia ci sono stati, invece, feriti per infortuni sul lavoro. Il 23 aprile 2013 un medico di 42 anni, in assistenza ai sub del cantiere, cadendo all'indietro da una scaletta di un rimorchiatore riportò un trauma cranico e si fratturò la clavicola. Il 24 maggio 2013 un operaio inglese di 30 anni rimase ferito mentre erano in corso operazioni di trivellazione, rimanendo lievemente schiacciato su una piattaforma.
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