Migranti, 30 disperati morti asfissiati: in 600 ammassati in un barcone. Caso clinico sospetto a bordo
Sull'imbarcazione c'erano oltre 500 persone
Una trentina di vittime, corpi di profughi stipati all'interno di un peschereccio morti per avere respirato monossido di carbonio e un sospetto caso di malattie infettiva che ha fatto gridare all'allarme virale letale.
Da ebola al vaiolo: sono state ipotizzate tutte le patologie, ma i medici specialisti sono rimasti a bordo della nave Orione, dove si trova il malato, anche se, per precauzione, il mezzo della marina militare non entra in un porto. Solo gli ultimi dati che arrivano dall'emergenza migranti, che non si ferma.
"Che fai? Li ributti in mare? Gli spari?"
Dice la gente con la ineluttabile accettazione di questo esodo biblico.
Certamente no!!
Ma altrettanto certamente non si può continuare ad accettare un'invasione che il nostro Paese non può reggere in nessun verso: non abbiamo le risorse per mantenerli, non abbiamo spazio... Poco più di 300.000 Km. quadrati non possono assorbire l'Africa.
Cosa fare dunque?
Non si può assistere al genocidio quotidiano da parte di traghettatori di esseri umani che ricordano gli schiavisti che andavano a requisire poveri neri in Africa, imprigionandoli nelle loro stive e traghettandoli come schiavi nelle piantagioni di cotone...
Si potrebbe emanare una legge speciale che preveda la fucilazione per l'indegno reato di strage di esseri umani, privati dei diritti più elementari, operato dai traghettatori..
Ma so già che i benpensanti contro la pena di morte non lo consentiranno mai, consentendo quindi la morte a mucchi dei traghettati..
Un'idea di civiltà ipocrita che gratifica solo chi la professa.
L'Europa degli egoismi se ne fotte dell'Italia e i soldi che dà per l'operazione di salvataggio sono risibili contro quelli che l'Italia versa nelle casse europee ogni anno.
I medici sul campo sanno benissimo che malattie scomparse e debellate in Italia si sono ripresentate in quantità notevole rispetto ad un tempo da quando sono arrivati soggetti defedati e malcurati dai Paesi dell'Est: un esempio è la tubercolosi. Da anni i casi sono aumentati. Non se ne parla come si dovrebbe per la solita ipocrisia: perché c'è il mito dell'accoglienza ed altre baggianate simili.
Ora con l'Africa ben altri rischi sanitari si potrebbero diffondere.
L'Italietta turistica di qualche anno fa, oggi con le difficoltà economiche un po' meno, che andava in vacanza in paesi africani dovrebbe ricordare le previdenze sanitarie che doveva affrontare prima durante e dopo quando visitava quei Paesi.
Alle menti di quell'Italietta non si affaccia il pensiero che i disperati dei barconi non vengono dai villaggi turistici ben controllati dove loro sono stati in vacanza, ma non si sa da dove, né come hanno vissuto, né da quale nulla sanitario provengono..
Quando arriverà l'epidemia vedrete come chiuderà le frontiere di Schengen l'Europa degli egoismi!
Spero di non essere Cassandra, lo spero per tutti noi.
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