Se la situazione a livello governativo è questa, se l'organismo che, a livello nazionale, deve occuparsi del controllo di tutto il sistema di smaltimento dei rifiuti è in queste condizioni, come stupirsi di quello che avviene in un paesone di mezza montagna come Rocca Priora RM?
Non c'è alcuna speranza per i cittadini: dovranno pagare la TARI quelli iscritti a ruolo e chi ha case abusivamente costruite o ampliate non pagherà affatto, o pagherà di meno, ma avrà lo stesso il servizio a discapito di coloro iscritti nei ruoli del comune e perfettamente in regola con i metri quadrati delle abitazioni i quali, a 17 giorni dall'avvio pubblicizzato della raccolta differenziata, ancora non hanno l'occorrente per attuarla.
Non c'è alcuna speranza per i cittadini: dovranno pagare la TARI quelli iscritti a ruolo e chi ha case abusivamente costruite o ampliate non pagherà affatto, o pagherà di meno, ma avrà lo stesso il servizio a discapito di coloro iscritti nei ruoli del comune e perfettamente in regola con i metri quadrati delle abitazioni i quali, a 17 giorni dall'avvio pubblicizzato della raccolta differenziata, ancora non hanno l'occorrente per attuarla.
Il "pesce puzza sempre dalla testa", il "difetto sta sempre nel manico": se il governo non ha rinnovato neppure l'appalto per il sistema di controllo su base nazionale, come fare le pulci ad un piccolo comune che ha dato un appalto, anche con il contributo economico della Provincia di Roma, ad una Società, la SARIM, che sta dimostrando di non essere in grado di espletare il Servizio per il quale è stata scelta rispetto ad altri concorrenti e per il quale viene profumatamente pagata?
I cittadini ricevono risposte cortesi e promesse che non vengono assolte.
Il rappresentante della SARIM dice che il comune ha fornito elenchi degli utenti iscritti a ruolo sbagliati.
Alla mia domanda: "Ma lei ha la possibilità di riscontrare a chi avete consegnato il kit dei bidoni per la differenziata con codesti elenchi?"
La risposta è: "Sì, ho l'elenco delle firme."
Approfondendo però si scopre che l'elenco delle firme riguarda soltanto il ritiro del SOLO BIDONE COLOR MARRONE per l'organico, che la maggior parte dell'utenza è andata a ritirare di persona presso un chiosco allestito allo scopo in centro paese.
"Ma, Dott. Angelo, - obietto - il problema non è quel ritiro, ma la consegna porta a porta di tutti gli altri bidoni: carta, vetro ecc.. Perché sono questi che mancano a molti utenti, che però sono iscritti nei ruoli della TARI. Di queste consegne dovevate avere la firma, perché sono questi che si sono rivelati insufficienti. Così non c'è alcun riscontro."
Chiedo inoltre se questa consegna porta a porta deficitaria è stata pagata essendo compresa nell'appalto. Comincia a configurarsi qualche problema di natura legale allora...
Chiedo se nell'appalto è previsto che gli addetti al ritiro dei rifiuti debbano raccogliere eventuali rifiuti fuoriusciti dai sacchi della plastica, per i quali non sono previsti bidoni, a causa degli animali o delle intemperie qualora li lacerassero.
Il Dott. Angelo è gentile, ma in evidente difficoltà.
Il Comune cosa sta facendo? Non si sa.
La gente mi informa che il vetro non viene ritirato perché ha saputo che "il macchinario per il vetro è rotto".
Le informazioni passano di bocca in bocca e sono desolanti.
Come avrà fatto il comune di Sabaudia LT insieme alla Società Sangalli a far funzionare tutto bene da subito?
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