DOPO IL CASO GENOVESE
La Boldrini salva lo stipendio degli onorevoli arrestati
Respinta la richiesta di sospensione dell'indennità presentata dai grillini: ci vuole una legge ad hoc
Giù le mani dallo stipendio. Per intervenire sulle paghe dei deputati ci vuole una legge ad hoc. Anche se i deputati in questione dovessero essere arrestati e quindi impossibilitati a partecipare ai lavori dell'Aula e a svolgere le loro funzioni di parlamentari. Lo affermano i questori di Montecitorio, che hanno respinto la richiesta del Movimento cinque stelle che chiedeva di sospendere il pagamento delle indennità ai deputati arrestati, dopo il caso di Francantonio Genovese. L'ufficio di presidenza, presieduto da Laura Boldrini, ha approvato (e ci mancherebbe!) il parere dei questori (contrari solo i pentastellati, mentre si è astenuto Edmondo Cirielli di Fratelli d'Italia), per i quali non può essere presa una decisione che incide sullo status dei deputati dall'ufficio di presidenza. Contro il parere dei questori ha voluto mettere agli atti il suo dissenso il vicepresidente M5s della camera Luigi Di Maio, sottolineando come la sospensione sia una provvedimento temporaneo e non definitivo. E come l'assenza di precedenti, sottolineata dai questori, non sia considerabile ostativa a una decisione della presidenza.
Se un qualsiasi lavoratore viene arrestato viene immediatamente sospeso dal servizio a zero assegni. Se prosciolto viene reintegrato.
La Casta no. Siamo alle solite: come per le pensioni, a noi un tetto, al massimo 2 pensioni e la seconda viene decurtata... Alla Casta pensioni d'oro e senza cumulo: vedere post vecchi sull'argomento con cifre documentate e corredate da nomi.
Lo schifo continua in tutto il suo splendore.
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