Cara
Rita
la Festa Nazionale di Italia dei Valori a
Sansepolcro si è chiusa domenica con un bilancio
superiore alle aspettative: è stato sancito che IDV deve concorrere alla
costruzione di un’area democratica di governo, sono stati presenti sul palco
autorevoli relatori e rappresentanti di Governo, abbiamo avuto un leale
confronto sui temi in discussione, ci è stata riconosciuta la
bontà di tante nostre proposte, siamo stati premiati da
una grande partecipazione e dal giusto risalto mediatico.
Non vorrei apparire sadica, ma il reportage di questo incontro, di cui riporto solo l'incipit, mi ha fatto ridere.
Tentano in ogni modo di mantenere in vita un cadavere che ha perso il suo senso, se ne ha mai avuto: il senso di una speranza che l'immagine mediatica di Antonio Di Pietro aveva trasmesso alla gente come me, che non smette mai di sperare che arrivi la persona onesta che riscatterà l'Italia dal marciume in cui è ormai immersa da anni.
Chi, come me, veramente ci stava dentro con questa idea e addirittura rifiutava incarichi, bastandole la soddisfazione di lavorare per un progetto di vero cambiamento in meglio, ha dovuto a poco a poco arrendersi di fronte ad una realtà vista dal di dentro ben diversa.
Antonio Di Pietro stupiva noi illusi non intervenendo là dove erano palesi scorrettezze che, da quello che propugnava a parole, non avrebbero dovuto esserci. Inutile ricordare tutto: è acqua passata.
L'ha capito pure lui, nonostante a parole continui a far finta che la colpa della fine di un progetto politico non sia sua ma degli avversari politici!
E' inutile nascondersi dietro un dito quando tutto è ormai visibile a tutti.
Infatti nel resoconto, più avanti, si legge: "E Di Pietro, nella seconda giornata della Festa di Sansepolcro, passa l'intera mattinata in disparte, quasi 'archiviato' dal nuovo corso Idv. Prima di andar via, saltando anche il dibattito con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Del resto, il nome dell'ex leader Idv, che a giugno ha lasciato anche la carica di Presidente onorario, non compare neanche nelle bandiere che sventolano a Sansepolcro".
Già! Pensare che io in cantina ho ancora una bandiera di quando andavo alle manifestazioni... Che fallimento!
Ma cosa propone Ignazio Messina per mantenere in piedi qualcosa che non ha più senso e che possono votare solo i parenti e gli amici degli "aspiranti - poltrona"?
Si ritaglia la patetica etichetta di "Rompiscatole", per accattivarsi le simpatie di qualche anima spersa ed arruffianarsi qualche politico come la Bindi...
Vi rendete conto? La Bindi!!
Finisco qui!
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