Rocca Priora: fu investito 20 giorni fa, muore Matteo Roiati. Donati gli organi
Nel giorno del dolore un atto di generosità da parte della famiglia del giovane investito nel centro storico di Rocca Priora da un cittadino residente ad Artena lo scorso 29 novembre.
Matteo Roiati - foto presa dal suo profilo facebook |
Non ce l'ha fatta il giovane Matteo Roiati che venti giorni fa era stato investito nel centro storico di Rocca Priora da un guidatore di Artena, poi risultato positivo all'alcool test. Il giovane stava attraversando la strada all'incrocio di Via degli Olmi quando venne investito da un'auto sopraggiunta ad alta velocità.
Dopo quasi tre settimane di agonia il suo cuore ha smesso di battere nella giornata di mercoledì 17 dicembre, troppo gravi le lesioni riportate nell'investimento. La famiglia ha deciso però un ultimo gesto di solidarietà, quello di donare gli organi del giovane che aveva 27 anni. La comunità di Rocca Priora, una realtà di piccole dimensioni, è rimasta molto colpita dall'incidente e si è stretta intorno alla famiglia del ragazzo.
Il suo investitore, un 40enne di Artena, secondo quanto emergerebbe dalle analisi, era al volante sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Non sapevo che il giovane investito dal solito guidatore sotto l'effetto di sostanze fosse quell'abilissimo ragazzo che un giorno mi aveva tagliato con grande professionalità diversi tipi di carne nella macelleria della sua famiglia. Una carne buonissima, come raramente se ne trova e, soprattutto, mi aveva colpito la bravura del ragazzo, che sembrava anche più giovane dell'età che ora scopro, in modo funesto, essere di 27 anni. Forse per la sua magrezza sembrava poco più che un ragazzino, ma era abile nel suo lavoro più di un macellaio che lo fa da una vita. Lo dico con l'esperienza della massaia che fa la spesa da tanti anni. Mi aveva colpito tanto da parlarne a mio marito: "Hanno aperto un supermercatino a conduzione familiare all'inizio della nostra via, mi ha servito un ragazzo bravissimo che ha saputo anche consigliarmi su cosa scegliere per quello che mi serviva." Ero rimasta proprio soddisfatta da come mi aveva servito e per la carne davvero ottima.
Ora apprendo che non c'è più perché il solito omicida stradale l'ha investito in un punto dove non si può certo correre e dove tutto è visibilissimo.
E' incredibile pensare che non c'è più. E' terribilmente ingiusto. E non posso pensare, da madre, a quella povera madre che deve continuare a lavorare nello stesso negozio servendo il pane e tutto il resto... La carne no, quella la sapeva tagliare molto bene solo lui.
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