02/02/2014
Boldrini: “Da Grillo un attacco eversivo Rabbia e odio come in una dittatura”
La presidente della Camera in tv commenta gli incidenti durante il voto del
dl Imu-Bankitalia: «Le cose che abbiamo visto devono farci riflettere tutti»
dl Imu-Bankitalia: «Le cose che abbiamo visto devono farci riflettere tutti»
È ormai scontro aperto tra la presidente della Camera Laura Boldrini e M5S. La terza carica dello Stato definisce i cinque stelle un movimento «eversivo» che vuole «spazzare via tutto», pur invitando tutti i partiti «a tornare sulla strada del rispetto reciproco».
I grillini, a loro volta, affermano di non sentirsi più «rappresentati» e «garantiti dal suo ruolo non più super partes» e, di fatto, ne chiedono le dimissioni.
La giornata di attacchi, repliche e contro-repliche prende forma tra il web e la tv. Il clamore per gli insulti sessisti e violenti rivolti alla Boldrini all’interno dei commenti ad un post di Grillo è ancora alto. «È istigazione alla violenza - afferma la Boldrini - Vuol dire che chi partecipa al quel blog non vuole il confronto ma offendere e umiliare: sono potenziali stupratori».
Nel pomeriggio la terza Carica dello Stato telefona in diretta a `L’Arena´ di Massimo Giletti su Rai 1 e torna a condannare gli scontri in Aula sul decreto Imu-Bankitalia con toni durissimi. Punta l’indice contro i cinque stelle responsabili di «un attacco eversivo contro le istituzioni che deve essere respinto da tutte le forze democratiche». Poi aggiunge: «Ho visto tanta rabbia e odio come in dittatura».
Ma l’attenzione mediatica è rivolta soprattutto agli insulti sessisti di cui è stata vittima. Così le viene chiesto un commento su un fotomontaggio ritwittato da Grillo nel quale la stessa Boldrini viene definita «ipocrita» e «cieca solo quando le conviene»: le si rinfaccia di non aver preso posizione contro alcuni slogan sessisti adottati dal Pd (si mostra alle sue spalle l’immagine di una sfilata di moda nella quale due ragazze indossano un costume succinto con una scritta pro-Renzi).
Lei non si sottrae alla provocazione e controbatte: «Mi chiedo come le deputate e le sostenitrici del M5S possano accettare quello che accade». In studio, pochi minuti dopo, interviene la deputata Loredana Lupo. La parlamentare si scusa per le offese sessiste («Sono donna e madre e posso capire») ma replica a sua volta alla Boldrini: «Ha solidarietà per tutti, ma non per me», afferma riferendosi allo schiaffo che ha ricevuto in Aula da parte del questore Stefano Dambruoso durante il trambusto sul dl Imu-Bankitalia. In ambienti del M5S non si escludono una sanzione interna per Massimo De Rosa, l’autore dell’offesa alle deputato Pd che poi lo hanno denunciato. «Se qualcuno dei nostri sbaglia, tutti chiediamo scusa. Invece, dal Pd e dalla Boldrini non mi è arrivata alcuna solidarietà», afferma la Lupo.
Ma l’attacco più duro alla Boldrini arriva dal vicepresidente della Camera Luigi Di Mario. «Sentirsi dire eversori, vuole dire che per noi Laura Boldrini non è più la presidente di tutte le forze politiche della Camera. Lei fa soltanto gli interessi della maggioranza. Ormai non è super partes ma è scesa in campo». «Da oggi, con quale spirito ci rivolgeremo a lei per vedere garantiti i nostri diritti di minoranza?», prosegue Di Maio.
In serata arriva la risposta della stessa Boldrini. La presidente della Camera è ospite di Che tempo che fa su Rai 3. motivo per il quale i cinque stelle sul blog di Grillo la accusano di «occupare la Rai». La replica è dura. «Di Maio dovrebbe collaborare con la Presidenza così come scritto nel regolamento. Se avessi voluto fare un piacere al mio elettorato avrei fatto decadere il decreto Imu-Bankitalia, ma sono una figura di garanzia», spiega. Poi descrive un particolare non ancora conosciuto del caos in Aula: «Sono venuti sotto la presidenza due deputati M5s che mi hanno detto qualsiasi ingiuria e insulto: non erano più in grado di fermare questa loro azione violenta», racconta. Infine, rassicura i cinque stelle sul caso Lupo-Dambruoso. «Io condanno la violenza a 360 gradi, e particolarmente quando c’è di mezzo una donna. La mia condanna è totale. C’è una istruttoria in corso e nessuno sarà escluso. I deputati cinque stelle devono stare tranquilli: non ci saranno due pesi e due misure».
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In questo piccolo blog non faccio sconti a nessuno.
Solo gli stupidi si entusiasmano a senso unico, infilano la testa dentro il sacco e danno ragione all'infatuazione del momento.
Quando ho creduto ad Antonio Di Pietro avevo gli occhi aperti sulle contraddizioni che mi apparivano davanti e le denunciavo anche per scritto sul suo blog: da qualche parte forse si possono ancora ritrovare sul WEB.
Leggevo, invece, commenti infantilmente entusiastici e ciechi anche da gente con molti anni sulle spalle e non mi piacevano.
Mi piace la gente che si informa e che ragiona e che non mette la testa dentro un sacco.
Mi piace dunque chi, pur essendo militante del Movimento 5 Stelle, scrive sotto i post del blog di Beppe Grillo: "Beppe ha fatto una cazzata a scrivere quella stupidaggine sulla Boldrini: "Che fareste in auto con la Boldrini?"
Perché un attore comico se fa il catalizzatore dello scontento morale del popolo italiano deve sentire il senso di responsabilità del suo ruolo e lasciare le battute da bar o da caserma al suo lavoro di attore comico, se gli va.
Ha fatto una grossa stupidaggine offrendo il fianco alle giuste critiche e attirando così simpatia e solidarietà su questa donna che ha sbagliato nel suo ruolo importante e solo di questo si dovrebbe parlare.
Invece Beppe Grillo ha allentato il controllo su quella parte di sé ridanciana quando qui non c'è niente di cui ridere. La sua battuta ha smosso le menti più sciocche e incoscienti dei maschi e le donne hanno percepito che una simile domanda di certo le escludeva, a meno di non essere lesbiche, e dunque a quale elettorato o seguaci si rivolgeva Grillo?
A mio avviso ha ceduto ad un impulso vieto senza riflettere sulle conseguenze e questo non va bene per un leader.
Hanno invece ragione da vendere la deputata Lupo ed il Vicepresidente della Camera Di Maio sulla Boldrini.
Ha sbagliato e continua a sbagliare mentre la televisione, asservita al governo in carica, le fa da megafono.
Ha ragione il giornalista Scanzi: "anche lei ha deluso."
Gli Italiani non collezionano che delusioni, l'unica strada che rimane loro, di fronte ad una inesistente democrazia, è la rinuncia.
Rinunciare a sperare ancora in qualche figura sopra le parti, che vuole veramente il bene del Paese, e rassegnarsi a non più votare, come tanti, me compresa, hanno fatto per anni e molti fanno ancora.
Non ne possiamo più di gente falsa, incoerente, che si fa corrompere, che non rispetta le regole...
Non ne possiamo più e disperiamo che qualcosa cambi, che l'Italia possa risollevarsi.
Un gallinaio di personalità politiche e giornalisti asserviti che sparge menzogne a cui le menti meno intelligenti e che non sono capaci di documentarsi autonomamente credono: ieri mi sono sentita dire da una persona di famiglia "che quello che è accaduto alla Camera non era mai accaduto". Mi sono cadute le braccia, letteralmente. Eppure ho documentato anche su questo blog qualche evento del passato sull'argomento.
La menzogna trionfa.
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