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Trapani, veterinario ha un contratto da un minuto a settimana
La vicenda paradossale scaturisce da un’applicazione “alla lettera” di un decreto assessoriale che calcola il compenso in base alla retribuzione ricevuta dal professionista nel 2009. Il medico: “È mortificante”
di Palermomania.it | Articolo inserito il: 02/03/2014 - 07:03
Cosa c’è di strano nel fare il veterinario presso un’azienda sanitaria? Nulla, se non fosse che il contratto prevede un solo minuto di lavoro a settimana. È questa la paradossale e incredibile situazione che sta vivendo Manuel Bongiorno, veterinario di Castelvetrano, che svolge l’attività da convenzionato con l’Asp di Trapani.
Da un anno, infatti, ha una convenzione da un minuto settimanale. Convenzione valida fino a giugno del 2014 (automaticamente rinnovabile, ndr), almeno stando a quanto si legge nella lettera di incarico dell’Asp che ha trasformato il suo contratto di diritto privato in incarico ambulatoriale a tempo determinato.
“È successo - ha spiegato Paolo Ingrassia, presidente nazionale del sindacato veterinari italiani - che in base ad un decreto assessoriale di stabilizzazione è stata convertita la prestazione erogata in precedenza in debito orario. La somma guadagnata nell’anno preso a riferimento equivale ad un minuto di debito orario. Il mio collega arriva in ufficio saluta per l’ingresso, saluta per l’uscita e va via senza scambiare neppure una parola. Se deve lavorare è tutto straordinario”.
La vicenda paradossale nei prossimi giorni arriverà sul tavolo non solo del dirigente dell’Asp di Trapani Fabrizio De Nicola, ma anche all’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, considerando che il caso di Manuel Bongiorno non è isolato: “Ci sono anche tanti altri veterinari che hanno un contratto di quattro minuti di 45 minuti, di un’ora - ha aggiunto Ingrassia -. E così via. Queste persone rappresentato paradossalmente solo dei costi, non delle risorse. Una vicenda che si commenta da sola”.
Intanto, anche il diretto interessato ha chiesto che venga fatta qualcosa. “Ho chiesto di smettere per potere lavorare davvero - ha osservato Bongiorno -. Io voglio dare il mio contributo all'azienda e non voglio essere mortificato”.
Un altro esempio di idiozia burocratica: burocrati senza cervello che scrivono e applicano leggi e regolamenti in un mondo in cui la realtà, il buonsenso e la ragione non esistono più. Vivono in una bolla di irrealtà.
E' spaventoso e c'è poco da ridere.
Buttano i soldi dalla finestra: pensate, debbono fare un mandato di pagamento per meno di 2 euro! Un tizio, pagato con i soldi della Regione (quindi dei contribuenti) passa il suo tempo lavoro a redigere mandati di pagamento di importi esigui e ridicoli per pagare questi insensati contratti, anch'essi redatti e firmati da funzionari amministrativi e impiegati della Regione che avranno passato chissà quante ore lavorative a fare ciò!!
Tutte queste scartoffie (anche la carta costa, le cartucce delle stampanti costano) e tempo lavoro pagati per qualcosa di insensato: veterinari che non possono dare alcun servizio in un tempo così distribuito... Quindi un costo lavoro totale per produrre NIENTE!!!
Va rimosso subito il folle burocrate che ha partorito una simile insensatezza!! Bisogna finirla! Le Regioni, inoltre, sono peggio dei Ministeri! Sono solo centri di spesa pubblica che creano perdite a rotta di collo!