Lazio: Vincono l’acqua pubblica e la
partecipazione.
Approvata la
prima legge in Italia per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua,
presentata da cittadini e comuni.
Dopo la
straordinaria vittoria referendaria di giugno 2011, dopo un percorso durato due
anni che ha intrecciato le esperienze dei comitati e di numerosi comuni del
Lazio, dopo 12 mesi di pressioni sul Governo Regionale, oggi, 17 marzo,
finalmente, è stata approvata all’unanimità la proposta di Legge popolare n°31,
per la gestione pubblica e partecipata del servizio idrico nella Regione
Lazio.
Una legge che
recepisce i risultati referendari, a partire dalla definizione di servizio
idrico come servizio di interesse generale da gestire senza finalità di lucro,
fino al fondo stanziato per incoraggiare la ripubblicizzazione delle gestioni in
essere. Una legge che rimette al centro finalmente gli enti locali, delineando
gli ambiti territoriali ottimali sulla base dei bacini idrografici e dando la
possibilità ai comuni di organizzarsi in consorzi e di affidare il servizio
anche ad enti di diritto pubblico, tutelando al contempo la partecipazione delle
comunità locali nella gestione di questo bene fondamentale, anche rispetto alle
generazioni future.
Una
discussione in Aula Consiliare niente affatto semplice che, in prima seduta
, si è protratta fino a tarda notte, per essere poi aggiornata a questa
mattina. Decisiva è stata la costante presenza di rappresentanti dei comitati e
degli enti locali che hanno contribuito a sventare i tentativi di ostruzionismo
e di modifica dei principi cardine della legge.
Una pressione
dal basso che assolutamente non dovrà attenuarsi nei prossimi mesi, quando a
livello regionale dovranno essere elaborati atti legislativi fondamentali ,
quali la legge sugli ambiti di bacino idrografico e la nuova convenzione di
cooperazione tipo. Saranno queste infatti le prossime occasioni per applicare
concretamente i principi contenuti nella legge approvata oggi e di valorizzare gli spazi di partecipazione da questa
aperti. Nel frattempo ci
si aspetta che, coerentemente alla legge approvata, venga salvaguardata la
libertà di quei comuni del Lazio che rischiano il passaggio forzato al gestore
dell’ATO di riferimento pur volendo gestire il servizio in autonomia. Unico neo
della discussione odierna è stato, infatti, il poco coraggio della maggioranza
nell’affermare con chiarezza tale principio.
Oggi quindi si
festeggia insieme a tutti gli altri comitati che, in altrettante regioni,
stanno lavorando per l'approvazione di testi di legge
analoghi.
L'auspicio è
che, a partire dal Lazio, si inneschi finalmente una reazione a catena che veda
i governi regionali rispettare la volontà dei cittadini e il diritto all'acqua,
proprio in un momento in cui questo viene nuovamente minacciato dal vento
privatizzatore che soffia dal governo.
Per
approfondire i contenuti della legge e le prospettive da questa aperte invitiamo
la stampa e i cittadini ad una conferenza stampa domani, 18 marzo, alle ore
11.30 presso la sede del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, al secondo
piano in via S.Ambrogio, 4 a Roma.
Coordinamento Regionale Acqua
Pubblica
Simona Savini 3494136733
Cinzia Di Napoli 3936122793
Alfonso Perrotta 3283716743